Clima, il ministro Galletti: “mandato ambizioso, l’Europa mantiene gli impegni”

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“Il mandato che il Consiglio dei ministri dell’Ambiente dell’Unione Europea ha dato alla presidenza lussemburghese in vista della conferenza Onu sul clima di Parigi e’ chiaro, alto, ambizioso: ridurre le emissioni del 40% entro il 2030, del 50% entro il 2050 per arrivare entro la fine del secolo a emissioni zero. C’e’ inoltre un impegno particolare a sostenere i paesi meno avvantaggiati che spesso sono quelli piu’ colpiti dalle conseguenze del surriscaldamento globale”.

Gianluca Galletti
Gianluca Galletti

Lo scrive il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti nel nuovo editoriale sulla newsletter del dicastero, nel quale commenta il piano messo a punto oggi a Bruxelles dai ministri dell’Ambiente Ue in vista della Cop21 di Parigi. “L’Europa insomma – continua Galletti – sta tenendo fede al suo impegno: tenere alta l’asticella dell’intesa con target di riduzione di C02 che sono di gran lunga i piu’ ambiziosi del pianeta e mettendo in campo tutto il suo peso politico per far si’ che nella capitale francese in dicembre si raggiunga un’intesa efficace, in grado cioe’ di fronteggiare i cambiamenti climatici. E’ importante anche la prospettiva di medio e lungo termine”. “Non si tratta – spiega Galletti – di impegni poco rilevanti perche’ troppo lontani nel tempo. Se vogliamo costruire le condizioni per il raggiungimento dei target che ci siamo prefissi al 2030 e al 2050 e per preparare l’obiettivo di fondo di emissioni zero nel 2100, dobbiamo iniziare a lavorare da oggi. Dobbiamo ricostruire il nostro sistema produttivo ed economico in chiave di sostenibilita’ e de-carbonizzazione, dobbiamo essere in grado di fornire ai paesi che chiedono sviluppo e crescita economica fonti di energia adeguate che non producano gas serra. E’ un processo complesso, lungo, che richiedera’ decenni e salde volonta’ politiche”. Il ministro sostiene infine che “e’ un processo che deve iniziare oggi e che deve essere “certificato” da impegni precisi, vincolanti, da meccanismi di controllo, da un sistema di regole che dovremo adottare a Parigi. E’ questo il nostro impegno. E la nostra responsabilita'”.

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