Manca poco al Science Symposium on Climate

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Soli dieci giorni prima dell’inizio del COP21 che si terrà a Parigi dal 30 Novembre all’11 Dicembre 2015, la comunità scientifica italiana organizza un evento a Roma, al fine di creare un dibattito scientifico internazionale sui cambiamenti climatici. L’evento si chiama Science Symposium on Climate e si terrà il 19 ed il 20 Novembre 2015 presso la Sede di Roma della FAO. Il Simposio si concentrerà sulle scienze del clima, sugli impatti climatici socioeconomici e ambientali, sulle variazioni climatiche, sulla mitigazione ed adattamento ad esse. A prendere parte alla discussione saranno società scientifiche, istituzioni e associazioni che esprimeranno le loro considerazioni e i risultati di studi svolti a riguardo. Parteciperanno all’iniziativa la SISC-Società Italiana per le Scienze del Clima, l’AGI – Associazione Geofisica Italiana, l’AIEAR – Associazione Italiana degli Economisti dell’Ambiente e delle Risorse naturali, la COI – Commissione Oceanografica Italiana, il GII – Gruppo italiano di Idraulica, l’ATIt – Associazione Teriologica Italiana, la SMI – Società Meteorologica Italiana, la SIF – Società Italiana di Fisica, il CATAP – Coordinamento delle Associazioni Tecnico-scientifiche per l’Ambiente ed il Paesaggio, la società HOS – Historical Oceanography Society e l’UNASA – Unione delle Accademie di Agricoltura.

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Il comitato scientifico è composto da scienziati ed esperti di varie Università ed enti tra cui l’Università di Pisa, l’Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli Studi di Milano, Università di Napoli Federico II, Università di Firenze, Università Di Bologna, Università del Molise, Università dell’Insubria, Università di Sassari, Università della Tuscia, ENEA, CNR IBIMET, CMCC, FEEM, IPCC WG3, Società Italiana Ecologia del Paesaggio, ETT srl, Società Meteorologica Italiana, Associazione Italiana Pedologi, CNR IIA, CIRA, FAO.

Sicuramente i risultati di quest’incontro saranno 5621-emissioni-co2-vetturefondamentali per evidenziare le criticità ambientali e socioeconomiche legate alle variazioni climatiche ed avanzare proposte di mitigazione ed adattamento ad esse. Tutto ciò sarà un’ottima introduzione al successivo incontro a Parigi in cui si spera si trarranno soluzioni realistiche e compromessi tra gli Stati che devono responsabilizzarsi ed occuparsi una volta per tutte di questo problema globale.

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