Medicina: avviata 10 anni fa la sperimentazione a Torino della Ru486

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“Al 31 agosto 7.311 donne hanno usufruito della Ru486 presso l’ospedale Sant’Anna, primo in Italia. Dal 2010 gli aborti chirurgici sono calati del 38%, permettendo il dimezzamento delle sedute operatorie”

La Ru486 compie dieci anni all’ospedale Sant’Anna di Torino, il primo ospedale in Italia a sperimentare la pillola abortiva. Era il 9 settembre 2005, quando l’ospedale Sant’Anna annunciò di avere attivato lo Studio Sperimentale Clinico “IVG con mifepristone (RU486) e misoprostolo””. L’allora ministro Francesco Storace dichiarò che avrebbe inviato gli ispettori e bloccato tutto. La sperimentazione fu effettivamente fermata dopo 26 casi, ma fu poi ripresa a novembre dello stesso anno, e fu definitivamente interrotta nel luglio del 2006 dopo 362 casi. Nel 2007, la Exelgyn presentava la pratica di registrazione all’Aifa, che si concluse due anni dopo, nel dicembre del 2009, ma il farmaco divenne disponibile solo nell’aprile del 2010. Mentre il dibattito e le polemiche attorno al farmaco prendevano piede. Sempre nel 2009 la magistratura archiviò il procedimento penale contro il ginecologo Silvio Viale, e i colleghi Mario Campogrande e Marco Massobrio, oltre al Direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Gianluigi Boveri. “Al 31 agosto 7.311 donne hanno usufruito della Ru486 presso l’ospedale Sant’Anna, primo in Italia. Dal 2010 gli aborti chirurgici sono calati del 38%, permettendo il dimezzamento delle sedute operatorie” ha detto Silvio Viale, responsabile del Servizio Unificato di Interruzione volontara di Gravidanza del Sant’Anna. Nel 2015 il 42% degli aborti è stato praticato con l’ausilio della RU486. La RU486 è utilizzata non solo per l’Ivg medica fino a 49 giorni e per le Itg del secondo trimestre, ma anche per l’aborto interno e le morti endouterine.

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