Ricerca: l’Europa premia i giovani scienziati, anche italiani tra i neo Archimede

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I vincitori, oltre a essere inseriti tra i migliori giovani scienziati in Europa, si sono suddivisi un totale di 56 mila euro

A Milano i vincitori del 27esimo concorso Eucys L’Europa premia i suoi neo Archimede. Tra i 169 partecipanti al 27esimo Concorso europeo per giovani scienziati (Eucys), – studenti tra i 14 e i 20 anni vincitori dei primi premi nelle competizioni nazionali in 39 Paesi dei cinque continenti – , una giuria internazionale ha scelto i migliori progetti, premiati oggi a Milano. I vincitori, oltre a essere inseriti tra i migliori giovani scienziati in Europa, si sono suddivisi un totale di 56 mila euro, così come stage scientifici in laboratori europei e la partecipazione alla Fiera internazionale Intel di scienza ed engineering negli Stati Uniti. I primi tre premi di 7mila euro ciascuno sono stati assegnati a Sanath Kumar Devalapurkar degli Stati Uniti per il suo progetto sulla K-teoria algebrica, Michal Baczyk e Pawel Piotr Czyz studenti polacchi e al tedesco Lukas Stockner per il progetto sulla modellizzazione statica della luce a volume sparso. Il secondo premio è andato a progetti provenienti da Austria, Russia e Polonia per lavori nei settori dell’ambiente e della medicina; terzi premi assegnati invece a progetti targati Nuova Zelanda, Germania ed Estonia. Bene anche gli studenti italiani. A tutti loro sono arrivati i complimenti del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, “per l’impegno e la vostra dedizione che sono invidiabili e per la vostra energia contagiosa”. Presente alla cerimonia, che si tiene a Milano in occasione di Expo, anche il senatore Mario Monti che ricorda come se l’Europa “non stia vivendo un momento facile”, i giovani “sono il nostro domani”. (segue) Dal bidone intelligente alle acque non contaminate, il genio Made in Italy. L’ingegnosità italiana non è mancata nel Corcorso europeo per giovani scienziati. Alvaro Maggio, studente a Gallipoli (Lecce), ha trovato un’innovativa soluzione con le bucce di banana per risolvere il problema della potabilizzazione delle acque contaminate dai metalli pesanti e ha vinto uno stage al centro di ricerca Jrc – Joint research center dell’Unione europea. Per il progetto ‘iBin: bidone intelligente per la differenziazione dei rifiuti’ gli studenti Davide Carboni e Alessandro Carra (Ancona) hanno vinto il premio della Fondazione Bruno Kessler. Il loro prototipo, già in fase di brevettazione, è un bidone automatizzato per il conferimento differenziato dei rifiuti, con interfaccia audiovisiva per facilitare il riconoscimento degli oggetti per le persone anziane e non solo. In lizza per la finale anche il progetto degli studenti di Udine Thomas Alt, Alessandro Roccaforte e Sofia Srebotuyak sul ph delle acque marine e dei colleghi Fabio Bronzin, Matteo Cividino e Lorenzo Marano di un altro istituto di Udine per migliorare la qualità delle ciliegie. Il Concorso europeo per giovani scienziati è stato istituito dalla Commissione europea nel 1989 per incoraggiare la cooperazione e lo scambio tra giovani studenti: il numero dei partecipanti è passato dai 53 della prima edizione ai 169 di quest’anno, tra loro 66 ragazze (pari al 39%), numero mai così alto. Nell’anno di Expo sono stati proprio i progetti sull’alimentazione a toccare il numero maggiore tra quelli presentati, seguiti da fisica, chimica e salvaguardia dell’ambiente.

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