Viaggio alla scoperta dell’incantevole spiaggia rosa dell’isola di Budelli [FOTO]

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La spiaggia rosa dell’isola di Budelli, resa celebre dal lungometraggio “Deserto rosso” diretto da Michelangelo Antonioni, deve il suo particolare colore rosa a Miniacina Miniacea, un organismo unicellulare che costruisce dei gusci calcarei multi-camerati di color rosa

La spiaggia rosa dell’isola di Budelli, resa celebre anche dal lungometraggio diretto da Michelangelo Antonioni, intitolato “Deserto rosso”, film del 1964, è conosciuta in tutto il mondo per la sua caratteristica colorazione rosa. Sopravvissuta ad ancoraggi selvaggi e furti, oggi la si può ammirare come un’opera d’arte, un autentico capolavoro della natura. La spiaggia in questione e tutta l’isola, inserita nel Parco Nazionale dell’Arcipelago de La Maddalena, di carattere geo-marino, costituiscono una ricchezza naturalistica inestimabile, ricca di endemismi floro-faunistici. Il particolare colore rosa, in particolare, è dovuto al Miniacina Miniacea, un organismo unicellulare che costruisce dei gusci calcarei multi-camerati di colore rosa.

ROSA 2Una volta che questi organismi che, in genere, vivono sulle foglie e sui rizomi della Posidonia oceanica, muoiono, le loro conchiglie cadono sul fondale e possono essere trasportate dalle correnti fino a riva, venendo sminuzzate dall’azione erosiva delle onde e dagli agenti atmosferici. Acque limpide e cristalline, con una policromia che abbraccia le tonalità di verde smeraldo e turchese, fondale basso e sabbioso, vegetazione cespugliosa, tipica della Macchia Mediterranea costiera rendono il luogo un vero e proprio paradiso terrestre, dai colori e dai profumi unici… un patrimonio di incantevole belezza iperprotetto: nella zona, infatti, sono vietate le immersioni e non è possibile camminare sulla spiaggia rosa. Tante le cose da vedere: il Monte Budello, che offre un panorama unico, le meravigliose spiagge di Cala Piatto, Cala Cisternone, Cala di Trana e la stupenda Cala del Cavaliere. La spiaggia rosa, tutelata integralmente fin dagli inizi degli anni 90’ per salvaguardare la straordinaria ricchezza del patrimonio di flora e fauna presenti, è un tesoro da ammirare “a distanza”.

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