Il carciofo: una miniera di principi attivi e straordinarie virtù terapeutiche

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Appartenente alla famiglia delle Asteraceae, il carciofo è disintossicante, diuretico, tonico, digestivo e ipocalorico

Scientificamente noto come Cynara scolymus, il carciofo, ortaggio appartenente alla famiglia delle Asteraceae, è una vera e propria miniera di principi attivi e di straordinarie virtù terapeutiche. Un famoso mito narra della bellissima ninfa Cynara, così chiamata a causa dei suoi capelli color cenere. Della ninfa, dagli occhi verdi e viola, alta e snella, si innamorò perdutamente Zeus ma il suo amore non fu corrisposto.

CARCIOFI 2In un momento d’ira, il dio trasformò Cynara in un carciofo verde e spinoso come il carattere dell’amata. All’ortaggio resta, oggi, il colore verde e violetto degli occhi della ninfa ed il suo cuore tenero. Il legame con la mitologia non è casuale dato che la pianta è originaria del bacino del Mediterraneo orientale, comprese le isole Egee, Cipro, l’Africa settentrionale e l’Etiopia. Apprezzato dai Greci e dai Romani, del carciofo troviamo traccia nell’opera Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, dove sono messe in risultato le sue proprietà depurative, tonificanti, afrodisiache e contro la calvizie…. Proprietà citate anche da Teofrasto nella sua “Storia delle piante” e da Esiodo in “Opere e giorni”.

CARCIOFIDal “De re rustica” di Decio Bruno Columella apprendiamo che veniva coltivato sia per scopi alimentari che come pianta medicinale, mentre il re egizio Tolomeo Evergete faceva mangiare quest’ortaggio ai suoi soldati, credendo che potessero, così, potenziare la loro forza. Ipocalorici, disintossicanti, tonici, i carciofi, contenenti una buona dose di potassio che aiuta a trattare l’eccesso di sodio nell’organismo, equilibrando i livelli di elettroliti nel corpo, prevengono le malattie cardiache e l’ipertensione. Grazie all’inulina, minimizzano i livelli di colesterolo cattivo, contribuendo ad aumentare la presenza di bifidobatteri e lactobacilli e tenendo a bada i valori di zucchero nel sangue in caso di diabete. Inoltre, gli acidi fenolici in essi contenuti, tra cui l’acido clorogenico, proteggono dall’azione dannosa dei radicali liberi , prevenendo le malattie arteriosclerotiche e cardiovascolari. 

Molte preziose proprietà del carciofo, però, sono dovute alla cinarina che migliora la funzionalità epatica e aiuta la secrezione biliare, stimolando, rispettivamente, il fegato (azione coleretica) e la colecisti (azione colagoga), regolando le funzioni intestinali, dando una mano all’intestino pigro, stimolando la diuresi renale e contribuendo allo scioglimento dei calcoli renali.

CARCIOFORiduce, inoltre, la presenza di alcol nel sangue per effetto dell’aumentata diuresi e per un’accelerazione del metabolismo dell’etanolo. I carciofi, utili in caso di emicrania epatica, itterizia, epatite, cattiva digestione dei grassi, sono ottimi spezza-fame o prima dei pasti, magari conditi con un filo d’olio extravergine e un po’ di limone. Sfiziosi alleati della linea, i carciofi, da mangiare preferibilmente crudi o al vapore, vanno acquistati assicurandosi che il gambo si spezzi alla pressione delle dita senza piegarsi, mentre le foglie devo staccarsi schioccando. L’estratto di foglie di carciofo è efficace contro i sintomi della dispepsia, in caso di disturbi digestivi e colon irritabile, riducendo dolore addominale, crampi, gonfiore, flatulenza, costipazioni legate a difficoltà digestive.

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