Salute e vaccini: adulti e anziani a rischio polmonite

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Medicina, sono ancora pochi gli adulti e gli anziani che si vaccinano contro la polmonite

La paura di ammalarsi non sembra essere poi così forte, tanto che in Lombardia solo il 18% si ritiene a rischio polmonite, considerandola una malattia che “colpisce gli altri”. Questo è ciò che emerge da una ricerca condotta a Settembre 2015, da AstraRicerche per conto di Pfizer su un campione di cittadini residenti in Lombardia. Di questi, il 96% è a conoscenza della gravità della polmonite, ma solo il 77% la considera abbastanza diffusa. Francesco Blasi, professore ordinario all’Università degli Studi di Milano e responsabile dell’unità operativa di Broncopneumologia presso l’Irccs Fondazione ospedale Maggiore Policlinico Cà Granda di Milano, ha voluto precisare che in Italia sono oltre 200 mila i casi di polmonite e circa 10.000 i decessi.

INFLUENZA VACCINO Ad essere maggiormente a rischio sono gli anziani, infatti questa tesi è confermata dai dati Istat del 2012, che affermano che circa 9.000 sono gli anziani con più di 65 anni ad essere deceduti, dopo una polmonite. Per quanto il 74% dei lombardi ritenga che, la polmonite si possa prevenire è solo il 29% a credere che si possa fare tramite una vaccinazione. Rispetto al resto degli italiani, però, sono proprio loro quelli più intenzionati a vaccinarsi, ma non tutti conoscono il vaccino specifico.Il professore Blasi spiega allora che “abbiamo la possibilità di vaccinare anche l’adulto per la polmonite da pneumococco e questo è fondamentale per prevenire la mortalità di questa malattia, che è tutt’ora la prima causa di morte per malattie infettive nei Paesi occidentali”. La paura che, i bambini siano i soggetti più a rischio e fragili ha spinto in molti a ricorrere ai ripari vaccinandoli, ma per gli adulti e gli anziani non è lo stesso. Michele Conversano, Past President della Siti, Società italiana di igiene e presidente di HappyAgeing ha, infatti, sottolineato che “mentre siamo riusciti a raggiungere coperture vaccinali per l’infanzia molto alte in quasi tutte le regioni, nell’adulto e nell’anziano, al di là della vaccinazione antinfluenzale che pure è importante, non si raggiungono ancora le coperture adeguate.”

 

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