Alluvione Sardegna: ancora chiusa la strada provinciale Olbia-Tempio

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Dopo la tragica alluvione in Sardegna di due anni fa, tra un mese avrà inizio il processo sulla maxi-inchiesta per omicidio colposo plurimo

A due anni di distanza dalla terribile alluvione, che portò al collasso della strada provinciale Olbia-Tempio, che causò la morte di 3 persone, ancora nulla è stato fatto. Infatti, la strada collassata, che inghiottì diverse auto, non ha subito nessuna riparazione. Nonostante le pressioni delle autorità locali nei confronti dell’Anas vi sono enormi possibilità, che la strada non venga più riaperta. Il caso permise l’apertura delle indagini nei confronti di sei persone, tre progettisti, tecnici provinciali e il professionista che si occupò del collaudo. L’udienza preliminare è prevista per il 19 gennaio. Anche via Vittorio Veneto è stata interrotta a causa dell’abbattimento di un ponte sul Rio Siligheddu, durante l’alluvione del primo ottobre, a causa dell’inadeguatezza della struttura. Altre strutture pericolose, in caso di forti flussi di acqua, saranno presto abbattute durante la prima fase del piano di mitigazione del rischio idrogeologico approvato dal Comune. Il 16 dicembre avrà inizio il processo della maxi-inchiesta che vede accusati di omicidio colposo plurimo: Gianni Giovannelli sindaco di Olbia, Alberto Ragnedda sindaco di Arzachena, due dirigenti tecnici, il responsabile della protezione civile del Comune di Olbia, il dirigente responsabile dell’Ambiente della ex Provincia di Olbia-Tempio. I familiari delle vittime, invece, si presentano come parte civile.

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