Messina senz’acqua: si aggrava la situazione, poteri straordinari alla Protezione Civile

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Dopo la dichiarazione dello stato di emergenza sono stati dati “poteri straordinari, poteri forti, alla Protezione civile nazionale”

Con la dichiarazione dello stato di emergenza per Messina, giunta poco da direttamente dal Consiglio dei Ministri, sono stati dati “poteri straordinari, poteri forti, alla Protezione civile nazionale”. A precisarlo è Claudio De Vincenti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, al termine della conferenza stampa che si è svolta dopo il Cdm, con il quale è stato decretato lo stato d’emergenza a Messina, città siciliana che da giorni si trova senz’acqua. “Il capo della Protezione civile nazionale, Curcio, scende oggi nel primo pomeriggio a Messina insieme con i suoi uomini – spiega De Vincenti – per prendere in mano una situazione che è diventata estremamente difficile” con la carenza idrica che dura “ormai da più di dieci giorni, e che chiede una svolta”. “Si deve cambiare musica, l’arretratezza non è degna di una città e di un paese avanzato” – ha sostenuto con fermezza De Vincenti – “Bisogna cambiare il modo in cui si gestiscono i servizi idrici in quell’area arretrata e arrivare ad un gestione moderna, industriale dei servizi idrici”.

“Quando saremo sul posto vedremo esattamente i tempi di ritorno alla normalità, in ogni caso c’è subito il potenziamento dei servizi di emergenza” – ha spiegato ancora il sottosegretario – “Ci troviamo di fronte a una situazione molto difficile che riteniamo intollerabile per i cittadini di Messina e richiede una svolta in tempi rapidi. La Protezione civile nazionale interverrà in forze, mobiliterà ulteriormente la Protezione civile regionale e tutti i tecnici dell’area in grado di collaborare alla soluzione”. “Quando si stava profilando un graduale ritorno alla normalità, tra ieri e questa mattina si sono verificati due fatti nuovi, che hanno aggravato la situazione – ha spiegato ancora Claudio De Vincenti – infatti si è aggravata la frana nella zona di Fiumefreddo, che rende difficile la realizzazione di un by-pass in quell’area. E stamane c’è stata una crisi sul collegamento tra la condotta Alcantara e quella di Fiumefreddo che aveva consentito nei giorni scorsi di coprire il fabbisogno di Messina per un terzo”. “Ci troviamo davanti ad una situazione molto difficile – ha concluso -. La situazione è intollerabile e richiede una svolta”.

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