COP21: nuova collaborazione per salvaguardare le foreste

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Per la lotta contro la riduzione delle foreste, alla COP21 si è stretta una nuova collaborazione tra 16 Paesi

Nella lotta al cambiamento climatico e alla tutela del patrimonio ambientale, ben sedici Paesi, tra cui Gran Bretagna, Germania e Norvegia, e Paesi colpiti dalla deforestazione, tra cui Perù, Brasile e Indonesia, affiancati anche da aziende, società civile e popolazioni indigene, si sono riuniti dando vita ad una nuova collaborazione per dare un “taglio” al fenomeno della deforestazione, visto come uno dei punti cardine alla base del problema del surriscaldamento globale. L’anno scorso, nella XX Conferenza Onu sul clima a Lima, si era già discusso di tale fenomeno e delle possibili pratiche da adottare per arginare il problema, ed ora si cerca di puntare alla concretizzazione stilando accordi e impegni per la loro implementazione. “Ora è il momento di prendere le decisioni, e l’anno prossimo sarà il momento di metterle in pratica“, ha sottolineato il ministro dell’Ambiente peruviano, Manuel Pulgar-Vidal, parlando davanti, tra gli altri, al principe Carlo d’Inghilterra e al re di Svezia Carlo Gustavo, entrambi sostenitori del progetto attraverso le loro fondazioni. “In una questione così vitale, non ci può essere spazio per il fallimento – ha detto il principe Carlo – É molto semplice: dobbiamo salvare le nostre foreste, perchè senza di loro non c’è un piano B per affrontare il cambiamento climatico e numerose altre sfide critiche che l’umanità si trova davanti“.

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