Smog alle stelle: l’inquinamento delle grandi città favorito anche dal meteo

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Nelle ultime settimane in Italia abbiamo avuto a che fare con una situazione meteo molto singolare

Lo smog sta creando molti disagi nelle città italiane: a fare luce sulle cause del’inquinamento atmosferico è il Consiglio nazionale delle ricerche (Iia-Cnr). Il tasso di inquinamento è generalmente determinato da tre fattori: emissioni, reazioni chimiche e stato fisico della bassa atmosfera. Nelle ultime settimane in Italia abbiamo avuto a che fare con una situazione meteorologica singolare: alta pressione persistente con valori molto elevati (attualmente quasi 1030 hPa), dovuta all’attuale fase positiva dell’oscillazione nord-atlantica (NAO – North Atlantic Oscillation, un indice della variabilità naturale del clima europeo), conseguente ad un autunno molto caldo e secco, e che dovrebbe perdurare anche nei prossimi giorni. A parità di emissioni e reazioni chimiche, tutto questo determina una forte divisione tra gli strati più bassi e quelli superiori dell’atmosfera, impedendo agli inquinanti emessi al suolo di disperdersi verso l’alto. Inoltre, l’assenza di vento impedisce il trasporto degli inquinanti verso l’esterno delle città, e restano quindi confinati nelle immediate vicinanze del suolo, creando quella ormai familiare “cappa” grigia che si può vedere sopra le città italiane, formata da polveri sottili.

La particolare situazione meteorologica si va a sommare a criticità che sono tipiche di alcune zone e città italiane: si pensi alla Pianura padana, chiusa su tre lati da Alpi e Appennini e in cui il ricambio di aria è solitamente molto basso.

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