18 Gennaio 749: 1.267 anni fa il disastroso terremoto della Galilea

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Il 18 Gennaio 749, precisamente 1.267 anni fa, un disastroso terremoto colpì la Galilea, con epicentro nella provincia Bilad al-Sham, pochi chilometri a sud dalla città di Pella. Oltre a questa, le città più colpite dal potentissimo sisma, con una magnitudo stimata di 7-7.5, sono state Beit She’an, Capernaum, Hippos, Jerash e Tiberias. La scossa raggiunse un’intensità dell‘XI grado della Scala Mercalli, provocando enormi danni e anche uno Tsunami nel Mediterraneo Orientale.

Secondo la testimonianza scritta da un sacerdote Copto di Alessandria “si spostarono le travi di sostegno delle abitazioni” nella terra d’Egitto. Damasco fu successivamente scossa da molti altri eventi. L’antica Sinagoga della città di Umm el Kanatir venne gravemente danneggiata. Altre fonti storiche raccontano di migliaia e migliaia di morti nella città di Gerusalemme, con gravissimi danni agli edifici, come per esempio il crollo parziale  della Moschea di Al-Aqsa. Furono 25-35 mila i morti, compresi in un’area molto vasta che si estese dal sud dell’Israele alla Siria centromeridionale.

Tutta l’area affacciata alRischio sismico delle coste bagnate dal Mediterraneo orientale Mediterraneo Orientale è fortemente soggetta ad eventi tellurici anche molto violenti. Uno dei peggiori si verificò verso il 20 Maggio 1202 al confine fra Siria e Libano. La magnitudo del terremoto è stata calcolata oggi a 7.6 ed è stato uno fra i più mortali della storia. Si presume che per le gravi conseguenze, come la fame e le carestie susseguenti, morirono più di un milione di persone, ma più verosimilmente il terremoto uccise direttamente 30.000 persone. Il sisma fu provocato dal movimento della nota Faglia di Yammouneh.

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