2015: l’anno con più vittime per catastrofi naturali, ma con meno danni

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Da qualche giorno si è concluso il 2015, che si è rivelato essere l’anno con più vittime per catastrofi naturali, ma con meno danni

Le catastrofi naturali del 2015 hanno provocato più vittime degli anni precedenti, ma sorprendentemente meno danni. Questo è almeno quanto emerge dallo studio del gruppo assicurativo Munich Re, che ha voluto fare un bilancio sull’impatto delle calamità. Dallo studio è emerso che, lo scorso anno, i disastri naturali hanno causato 23 mila morti, molto più del 2014, ma al di sotto della media degli ultimi 30 anni. Solo il terremoto in Nepal ha causato 9.000 vittime. Lo studio spiega che, molti cicloni tropicali hanno colpito zone poco popolate e El Niño ha impedito l’arrivo di violente tempeste. “L’importo dei danni, relativamente contenuto, non deve in alcun modo indurre ad allentare la vigilanza“, visto e considerato che il 94% delle catastrofi ha causato danni significati lo scorso anno ed è stato provocato da fenomeni meteorologici. “Gli scienziati partano dal principio che alla fase attuale di El Niño potrebbe fare seguito nei prossimi anni il fenomeno contrario, La Nina, che favorirebbe la formazione di uragani nell’Atlantico del Nord“, ha spiegato Peter Hoeppe, capo della divisione Geo Risks Research di Munich Re. El Niño è un fenomeno causato dal cambiamento di direzione degli alisei, che si muovono al di sotto del Pacifico equatoriale. Lo scorso anno il fenomeno ha causato ondate di siccità e caldo amplificando i già devastanti cambiamenti climatici. Questo già solo in India e Pakistan ha provocato 3.670 e 1.250 vittime. Temperature particolarmente elevate sono state rilevate anche quest’estate in Europa. Ovviamente questi sono eventi, che provocano meno danni rispetto ad uragani e tempeste, ma causano maggiori morti.

i-Images/LaPresse
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Nel 2015, i danni causati dalla siccità e le ondate di caldo in Asia, America Latina e Sud America hanno causato danni per 12 miliardi di dollari. In Europa si sono stimati, invece, danni per 2 miliardi di dollari. L’ondata di freddo ad inizio anno a Boston ha causato 2,8 miliardi di danni, dei quali 2,1 erano coperti da assicurazione. Il terremoto in Nepal ha provocato danni pari a 210 milioni di dollari. La tempesta Desmond che ha colpito la Gran Bretagna, spostandosi poi verso i paesi Scandinavi ha causato 1,5 miliardi di dollari. Relativamente alla tempesta degli ultimi giorni, che ha interessato la Gran Bretagna vi è da dire che ancora troppo presto per fare bilanci definitivi, ma i danni potrebbero essere superiori a 1 miliardo di euro. Queste inondazioni sembrano essere comunque causate dal clima stabile e mite registrato ultimamente nell’Europa centrale, dovuto allo scioglimento dei ghiacciai e ai cambiamenti climatici.

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