Il 26 Gennaio 1700, precisamente 316 anni fa, il mega-terremoto di magnitudo 9 si abbatté con virulenza sulla West Coast degli attuali Stati Uniti d’America. In particolare il terremoto si generò in una zona compresa fra la California del nord e il sud dello stato di Washington. L’evento tellurico risulta essere il quarto più potente mai verificatosi a memoria d’uomo, insieme ai terremoti di Arica (1868), Kamchatka (1952) e Giappone (2011).
Il terremoto si è generato dal ben noto meccanismo di subduzione, cioè quando una placca oceanica, più pesante, scivola sotto una placca continentale, più leggera. Lo spostamento del terreno nella zona fu enorme, secondo alcuni studi superiore ai 20 metri. Non si hanno tante testimonianze dell’evento, poiché il territorio era praticamente disabitato. Questo fu un bene, poiché il sisma non poté provocare vittime.
Tuttavia si è certi dell’entità dell’evento, poiché sono stati rilevati i segni del terremoto e i sedimenti del successivo tsunami. Inoltre, il Giappone ha tenuto documentato l’onda di maremoto che proprio in quei giorni si abbatté sulla costa orientale del Paese.
Un terremoto di tali dimensioni, oggi, nella stessa zona, sarebbe in grado di provocare un numero elevatissimo di morti e danni immensi alle coste di Messico, California, Washington, Oregon, Canada e Hawaii.