Allerta Meteo, la Befana porta una grande burrasca da Nord/Ovest: venti impetuosi e mareggiate nel giorno dell’Epifania

Forti burrasche nella notte fra il 6 e il 7 Gennaio spazzeranno i mari attorno Sardegna e Sicilia, attenzione alle mareggiate. Allerta Meteo per le prossime ore
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Il passaggio del terzo sistema frontale atlantico, come da copione, si accompagnerà alla terza burrasca del 2016, che stavolta interesserà più direttamente i mari più meridionali. Ed in modo particolare il mar di Corsica, il mar di Sardegna, il Canale di Sardegna, il basso Tirreno, il Canale di Sicilia e lo Ionio, che fra meno di 24-36 ore saranno spazzati da intensi venti di burrasca, da Ovest e O-NO, che potranno superare anche forza 8 Beaufort, con punte di forza 9 Beaufort attese nella notte di domani (fra giorno 6 e 7) fra il Canale di Sardegna, la parte più settentrionale del Canale di Sicilia, il basso Ionio e buona parte del mar Libico.

Analizzando la situazione sinottica notiamo come sull’area euro-atlantica la ripresa del flusso perturbato atlantico è accompagnata dall’ingresso di diverse saccature che dall’Atlantico settentrionale tendono a prolungarsi alla volta della Francia e del bacino centro-occidentale del Mediterraneo. Una di queste nel corso delle prossime ore penetrerà fin sul Tirreno e sulle nostre regioni meridionali, dove l’aria calda e umida sub-tropicale “avvettata” nel settore pre-frontale andrà a scontrarsi con quella un po’ più fredda, di natura sub-polare marittima, comincerà ad affluire sul bacino del Mediterraneo tramite la porta di Carcassone, sotto intensi venti da Ovest e O-NO che si estenderanno al mar di Corsica e al mar di Sardegna.

12L’asse di saccatura, in entrata sul Mediterraneo centro-occidentale, si contrapporrà più ad ovest al robusto anticiclone delle Azzorre, che continua a mantenere i propri massimi barici al suolo e in quota in pieno Atlantico, nel tratto ad ovest dell’omonime isole. Le isobare strette associate alla saccatura atlantica, che dalle Isole Britanniche si estenderà fino all’Atlante algerino, si contrapporranno a quelle ellittiche facenti capo al robusto anticiclone oceanico, posizionato in pieno Atlantico. La contrapposizione fra le due figure bariche dinamiche antagoniste determinerà un sensibile inspessimento del “gradiente barico orizzontale”, proprio fra l’Atlantico portoghese e la Spagna, che favorirà l’attivazione di forti venti da O-NO e Ovest che dall’Atlantico si propagheranno alle coste portoghesi, alla Galizia e sul Golfo di Biscaglia, con correnti particolarmente impetuose fra la Galizia, le Asturie e le coste Cantabriche. Parte di questa intensa ventilazione occidentale, in ingresso dalle coste del Portogallo, attraverserà l’entroterra spagnolo, dall’Estremadura fino alla Catalogna e all’area valenciana, con venti localmente anche molto forti.

wind10m_H_web_40I forti venti da Ovest che attraverseranno la Spagna, nella mattinata di domani, inizieranno ad inserirsi pure sul bacino centro-occidentale del mar Mediterraneo, tramite l’attivazione di forti raffiche di caduta lungo le coste orientali spagnole, tra la Catalogna e il Golfo di Valencia, dove saranno possibili punte sugli 80-90 km/h. Gettandosi di colpo sul Mediterraneo centro-occidentale, fra Baleari e Sardegna, i forti venti da Ovest, seguendo l’andamento delle isobare, si muoveranno a gran velocità in direzione del mar di Sardegna e del Canale di Sardegna, dove entro il pomeriggio si attiveranno le prime forti burrasche da Ovest e O-NO, pronte ad estendersi rapidamente al basso Tirreno, al Canale di Sicilia, interessando dalla serata pure l’omonima isola, con forti raffiche da Ovest, con le prime burrasche sulle coste del trapanese, palermitano e messinese tirrenico, dove si potranno misurare picchi di oltre i 70-80 km/h (localmente anche più sui litorali della Sicilia occidentale e sulle Eolie).

wind10m_H_web_42Ma i venti più intensi investiranno Canale di Sardegna e l’alto Canale di Sicilia, lì dove il furioso vento di maestrale spirerà oltre forza 8-9 della scala Beaufort, con raffiche in grado di toccare i 100-110 km/h sulle coste più meridionali del cagliaritano (in particolare nell’area di Capo Carbonara) e sull’isola di Pantelleria. Dalla mattinata di giovedì 7 Gennaio i forti venti da Ovest e O-NO che investiranno la Sicilia e il basso Tirreno, dopo essersi buttati sulle coste orientali della Sicilia con intense raffiche ad oltre 70 km/h, localmente anche 80 km/h, si sposteranno sullo Ionio e lungo il mar Libico, dove si alzeranno delle burrasche che daranno molto fastidio alla navigazione marittima. Per vedere una attenuazione della sostenuta ventilazione bisognerà attendere fino alla tarda serata di giovedì, quando l’asse di saccatura e l’annesso sistema frontale si saranno spostati verso il nord della Grecia e la Macedonia, allentando il “gradiente barico orizzontale” sui mari che circondano le nostre due isole maggiori.

Il moto ondoso piuttosto imponente previsto dal modello del Consorzio Lamma
Il moto ondoso piuttosto imponente previsto dal modello del Consorzio Lamma

Mari da agitati a molto agitati, fino a localmente grossi i Canali attorno le isole maggiori

Già dalla tarda mattinata di domani l’irrompere degli intensi venti occidentali sui mari che circondano la Sardegna provocherà un rapido incremento del moto ondoso a partire dal mar di Corsica, mar di Sardegna e Canale di Sardegna, che da molto mossi diverranno agitati. Dal tardo pomeriggio di domani, quando dalle coste orientali spagnole inizieranno ad affluire le prime burrasche da Ovest e O-NO, il mar di Corsica, mar di Sardegna, ed in seguito pure il Canale di Sardegna, passeranno da agitati fino a molto agitati a largo, con la formazione di onde ben formate che potranno raggiungere i 4.0-5.0 metri di altezza fra il mar di Sardegna e il Canale di Sardegna, specie nel tratto di mare antistante le coste algerine e tunisine.

onde1Ma dalla tarda serata e dalla nottata successiva, quando le intense burrasche si propagheranno al Canale di Sicilia e al basso Tirreno, presentando un “Fetch” (spazio di mare su cui soffia il vento) piuttosto esteso, il Canale di Sardegna, e in seguito pure il Canale di Sicilia e il basso Tirreno, diverranno molto agitati, in particolare nel tratto compreso fra le coste meridionali sarde e le coste settentrionali dell’Algeria orientale e la Tunisia. Proprio qui i venti davvero impetuosi, che potranno raggiungere forza 9 Beaufort (come intensità media), alzeranno delle onde di “mare vivo” davvero alte, che oltrepasseranno i 4.0-5.0 metri, con “Run-Up” di gran lunga superiori.

falerna mareggiataL’esteso “Fetch”, che da Gibilterra si estende fino al settore più meridionale del Tirreno, favorirà la formazione di onde ripide e molto insidiose per la navigazione marittima, pronte ad estendersi dal Canale di Sicilia al basso Ionio e mar Libico, dove il mare diverrà molto agitato, con onde che supereranno i 4.0-5.0 metri di altezza, e “Run-Up” sui 6.0 metri. Mareggiate di una certa intensità sono attese sulle coste sud-occidentali della Sardegna, in particolare sulle coste occidentali delle isole di San Pietro e Sant’Antioco, e dalla serata di domani pure sulle coste della Sicilia occidentale. Ma parte delle onde di “mare vivo” in sviluppo sul basso Tirreno nella mattinata di giovedì 7 andranno ad infrangersi sulle coste della Sicilia settentrionale, determinando significative mareggiate fra le coste del palermitano orientale e quelle del messinese tirrenico, dove andranno ad infrangersi ondate alte anche più di 4.0 metri che potranno creare notevoli danni e disagi. Il moto ondoso, piuttosto sostenuto, determinerà anche l’interruzione dei collegamenti marittimi tra Trapani e Pantelleria, fra Poto Empedocle e le isole Pelagie e fra Milazzo e le isole Eolie.

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