Astronomia: il primo fiore sbocciato nello Spazio saluta il sole, è una le zinnia arancione

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Sulla Stazione Spaziale Internazionale, gli scienziati hanno deciso di dar vita ad un progetto che consentisse di studiare la capacità delle piante di vivere in condizioni di microgravità. Il progetto offre agli astronauti anche la possibilità di potersi dedicare ad un hobby molto comune sulla Terra: il giardinaggio. L’impianto di coltivazione Veggie è stato installato ai primi di maggio ed ha permesso di coltivare sia la lattuga romana che le zinnie. Questa ricerca è fondamentale per i futuri viaggi su Marte, per poter così comprendere quali prodotti possono essere coltivati e consumati sul Pianeta Rosso. Scott Kelly lo sa molto bene, che dalla Stazione Spaziale Internazionale twitta, l’immagine dei fiori appena sbocciati. L’astronauta, che sta ottenendo diversi successi nella coltivazione di queste piante, ha preso il posto di Kjell Lindgren nella sperimentazione, che è tornato sulla Terra lo scorso dicembre.

piante spazioI bellissimi fiori spaziali. Le zinnie non sono state scelte per la loro bellezza, ma per la loro somiglianza ai pomodori rossi. Questo particolare fiore però necessità di caratteristiche ambientali molto diverse da quelle della lattuga. Non solo, ma le zinnie hanno tempi di fioritura molto più lunghi. Infatti, la loro crescita varia dai 60 agli 80 giorni. Nonostante alcuni insuccessi iniziali che hanno portato alla creazione di muffe sulle foglie, le zinnie sono finalmente fiorite. La Nasa punta a studiare anche la coltivazione di altri tipi di piante nelle prossime missioni, tra queste: il cavolo cinese, i pomodori nani e un altro gruppo di lattuga rossa romana. Gli scienziati stanno anche studiando le proprietà della luce e come questa possa influenzare i processi di crescita delle piante. Le fasi di crescita della pianta sono riportate passo dopo passo su Twitter da Scott Kelly.

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