Preparate termometri, coperte e fazzoletti: dalla prossima settimana arriverà l’ondata influenzale. Parola di esperto. “Il freddo più intenso di queste ore dovrebbe far iniziare la stagione influenzale – afferma all’AdnKronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo del Dipartimento di scienze biomediche per la salute dell’università di Milano – La settimana scorsa abbiamo registrato circa 100 mila casi. Prevedo un leggero aumento per quella in corso, mentre dalla prossima la crescita dovrebbe essere più importante, anche se si tratterà comunque di una stagione a media-bassa intensità”. Il numero di italiani costretti a letto “aumenterà per le prossime 2-3 settimane”, con un probabile picco tra gennaio e febbraio. “Il ritardo rispetto alle previsioni effettuate in precedenza è dovuto proprio alle temperature miti delle scorse settimane”, spiega l’esperto. Lo stesso Pregliasco aveva infatti indicato come data ‘papabile’ per l’avvio dell’ondata influenzale il periodo natalizio. Ma temperature basse e neve non porteranno solo influenza e raffreddore. “Occorre proteggere la pelle e fare attenzione al sistema cardiovascolare – avverte Claudio Cricelli, presidente della Simg-Società italiana di medicina generale – I soggetti più a rischio, soprattutto bambini e anziani, devono coprirsi bene e fare in modo che il nostro ‘sistema di riscaldamento’ funzioni correttamente”. Pelle secca, mancata sudorazione ed estremità ‘gelate’ sono i primi segnali che il corpo sta patendo: “Bastano un paio di guanti e un berretto in testa per limitare la dispersione di calore”, ricorda il medico. Accanto a questo, ci sono “gli acciacchi di stagione. In inverno c’è una grande prevalenza di malattie infettive virali. La maggiore concentrazione si registra per le patologie dell’apparato respiratorio – conclude l’esperto – E gli sbalzi termici aprono la strada ai virus”.