I ceci sono i semi, contenuti in baccelli, di una pianta erbacea (Cicer arietinum) appartenente alla famiglia delle Leguminose. Definiti “carne dei poveri” i ceci, sostanziosi e nutrienti, hanno un alto potere saziante e un contenuto calorico relativamente moderato (i ceci secchi vantano 361 calorie ogni 100 grammi).
Essi non contengono glutine, per cui possono essere consumati dai celiaci, sono energetici e consigliati nelle diete in cui va evitato l’uso di proteine animali, come sostituti della carne, grazie al loro elevato apporto proteico. I ceci favoriscono l’eliminazione di acido urico e sale in eccesso, favoriscono l’espulsione dei calcoli delle vie urinarie, abbassano il colesterolo cattivo nel sangue, proteggono il cuore grazie al magnesio e al folato. Il folato, in particolare, abbassa i livelli di omocisteina (un aminoacido) che, se presente in quantità eccessiva nel sangue, aumenta le possibilità di ictus e infarto.
I ceci, ricchi di antiossidanti, riducono il rischio di cancro al seno. Inoltre, prevengono l’osteoporosi, contenendo molibdeno, aiutano l’organismo a disintossicarsi dal solfiti; grazie alle fibre prevengono la stitichezza, regolano il transito intestinale e disintossicano il colon. Questi legumi, per via del loro contenuto di ferro, magnesio, fosforo e zinco, prevengono l’anemia, aiutano l’elasticità delle vene e dei capillari, stimolano le funzioni cerebrali.
Sono consigliati alle donne in gravidanza per contrastare le malformazioni fetali e, contenendo colina, proteggono il fegato da tumori, epatiti e cirrosi. In commercio sono venduti essiccati (da tenere in acqua tiepida per 12 ore) o in scatola, già pronti per la cottura. Tante le ricette che li riguardano, da quelle orientali quali l’hummus e i falafel, alla tipica pasta e ceci italiana. I ceci, però, sono estremamente versatili: ottimi in zuppe di legumi misti, insieme a verdure e cereali, consumati come contorno o in vellutata.