“Il chiarimento del ruolo di ANP32A nella replicazione del virus nel dettaglio molecolare può aprire la strada allo sviluppo di nuovi farmaci antivirali”
E’ stata identificata una nuova proteina fondamentale per limitare la capacità dei virus che causa l’influenza aviaria di replicarsi nei mammiferi. Lo studio, riportato su ‘Nature‘, è stato condotto dal team inglese guidato da Wendy Barclay, che ha utilizzato un gruppo di linee cellulari di criceto, contenente ognuna un diverso frammento del genoma del pollo, per capire come funzionano le proteine di uccelli adattate alle cellule di mammifero. Si è giunti così a identificare una singola proteina, l’ANP32A, che limita l’attività del virus dell’influenza aviaria nelle cellule di mammifero. E proprio dagli uccelli, infatti, che il virus dell’influenza si propaga in molti altri animali, compreso l’uomo.
Gli scienziati sono giunti alla conclusione che, perché il virus aviario si adatti alla proteina ospite ANP32B dei mammiferi, è necessaria una specifica mutazione (E627K) nella proteina PB2, già nota per essere associata alla maggiore virulenza del patogeno dell’influenza aviaria nei mammiferi. Ciò che resta da capire è come il virus dell’influenza A utilizzi ANP32A, scrive Anice Lowen in un commento all’articolo. “Il chiarimento del ruolo di ANP32A nella replicazione del virus nel dettaglio molecolare può aprire la strada allo sviluppo di nuovi farmaci antivirali“.