Ora il maltempo si sta progressivamente spostando dal nord verso sud
La pioggia ha ripulito l’aria a Roma, Napoli e Milano, e i livelli di particelle sottili sono tornati sotto la soglia di allarme. A Napoli stamani il sindaco ha deciso di revocare, a partire da domani, il blocco totale delle auto e ha di conseguenza ripristinato lo stop, fino a marzo, per i veicoli più inquinanti al di sotto di euro 4. Ora il maltempo si sta progressivamente spostando dal nord verso sud: pioggia, vento e l’abbassamento di temperature stanno caratterizzando la prima domenica del 2016 in Calabria. La giornata è anche stata segnata dalla prima valanga mortale della stagione sulle Alpi, precisamente sul Monte Bianco: si tratta di due lituani morti nella zona dell’Argentiere, sul versante francese del massiccio a 3200 metri di altezza. La bora ha soffiato in Friuli Venezia Giulia, provocando la chiusura delle strade e difficoltà alla circolazione stradale a Trieste, con treni fermi a causa del ghiaccio sui fili dell’alimentazione ferroviaria. Dopo 65 giorni di attesa, è arrivata la neve in Trentino Alto Adige per la soddisfazione dei turisti e degli albergatori.
La Protezione Civile ha diramato una nuova allerta meteo, secondo cui un nuovo impulso perturbato di origine atlantica raggiungerà il nostro Paese portando un moderato peggioramento, con deboli nevicate fino a quote di pianura al nord e piogge sparse specie sul basso tirreno. L’avviso prevede, dalle prime ore di domani, lunedì 4 gennaio, precipitazioni nevose fino a quote di pianura su Veneto e Friuli Venezia Giulia, con apporti al suolo generalmente deboli, cui potrà essere associata la formazione di ghiaccio. Sempre dalla mattinata di domani, sono attese precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, su Basilicata e Calabria, specie sui versanti tirrenici. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per domani criticità arancione per rischio idrogeologico localizzato sui settori tirrenici centro-settentrionali della Calabria, mentre la criticità gialla sarà sulle restanti aree della Calabria, sulla Sicilia, sulla Campania, su parte della Basilicata, del Lazio e dell’Abruzzo, sull’intero territorio dell’Umbria, sulla Toscana settentrionale e su gran parte dell’Emilia-Romagna.