Meteo, Coldiretti: “arrivo della pioggia è un sollievo ma sbalzi termici fanno male all’agricoltura”

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Raccolti a rischio a causa del brusco abbassamento delle temperature dopo che nel mese di novembre e dicembre le massime sono risultate superiori di oltre 2 gradi rispetto alla media facendo rigonfiare le gemme delle piante come in prefiorita e rendendole quindi estremamente vulnerabili al freddo. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’arrivo dell’ondata di maltempo con neve fino in bassa quota al nord dopo il caldo anomalo che ha sconvolto i cicli della natura con le mimose già fiorite in anticipo di due mesi e mezzo rispetto alla festa della donne ma nei campi ci sono anche primule, viole e cresce l’erba come in primavera. Per non creare problemi, sottolinea la Coldiretti, la colonnina di mercurio deve scendere lentamente senza restare a lungo sotto lo zero mentre le precipitazioni non devono essere violente per poter essere meglio assorbite dal terreno. L’arrivo della pioggia e della neve è comunque un sollievo nei confronti dello smog e della siccità con un mese di dicembre senza vento in cui è caduto il 95% di acqua in meno rispetto alla media del periodo dopo un mese di novembre con piogge praticamente dimezzate (-49%) ma, rileva la Coldiretti, con punte di meno 80% al Nord. Per la mancanza di precipitazioni il Po è al di sotto di 3 metri rispetto allo scorso anno a Pontelagoscuro mentre i grandi laghi sono svuotati fino ai ¾ su livelli addirittura peggiori dei mesi estivi con la percentuale di riempimento che va da appena il 27,5% per il lago Maggiore al 35,2 % per il lago di Garda fino al 45% per quello di Iseo, secondo il monitoraggio della Coldiretti. Un cambiamento è quindi atteso nelle campagne dal Piemonte alla Lombardia, dall’Emilia al Veneto fino in Friuli per evitare che – precisa la Coldiretti – possano ripetersi i drammi del 2003, 2007, 2012 che sono stati catastrofici per la siccità in agricoltura. Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni – conclude la nota- ha subito danni per 14 miliardi di euro tra alluvioni e siccità.

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