La tragedia delle Alpi francesi non è la prima morte a causa delle valanghe. Negli anni sono tante le morti susseguitesi. Tra le più tragiche o comunque recenti, ricordiamo: la valanga del luglio 2009, dove due donne ed un uomo sono morti precipitando per 300 metri da quota 3900, lungo un pendio del Monte Rosa, dopo essersi persi nella nebbia. Nell’agosto 2009, tre alpinisti torinesi sono morti precipitando nel massiccio degli Ecrins, nel Delfinato. Nel Luglio 2012, una valanga si è staccata dalla pendici del Mont Maudit causando la morte di 9 persone. Nel giugno 2013, in Alto Adige sei escursioni hanno perso la vita nell’incidente sul Gran Zebrù e nel gruppo Ortles-Cevedale. Ancora, nell’agosto 2014 quattro alpinisti sono morti durante una scalata in Val Masino, sul gruppo del Badile Disgrazia. Nel 2015 ricordiamo invece tre incidenti. Uno ad inizio anno sempre sulle Alpi francesi dove sono morti 6 sciatori nella regione di Queyras. Uno ad Aprile 2015 lungo il massiccio degli Ecrins dove sono morti cinque persone, tra cui un italiano e uno nel settembre 2015 sempre nello stesso luogo dove sono morti 7 alpinisti. Infine, prima di questo tragico incidente sempre in questo mese, in Svizzera sono morti due escursioni italiani travolti da una valanga sull’alpe Maderlicka.