La Nasa è impegnata sui mari che circondano l’Antartide per cercare di capire quanta anidride carbonica siano in grado di catturare le acque gelide degli oceani del Sud del pianeta. E, per raggiungere questo obiettivo, l’ente spaziale ha lanciato il programma Orcas, una campagna scientifica che osserverà dall’alto come ossigeno e anidride carbonica vengono scambiati tra l’aria e l’Oceano Meridionale. “L’anidride carbonica – spiega la NASA – è il principale gas ad effetto serra, emissioni che contribuiscono ai cambiamenti climatici causati dall’uomo. Mentre più anidride carbonica è stata rilasciata nell’atmosfera dalla combustione di combustibili fossili, l’oceano ha intensificato la quantità di gas che assorbe dall’aria. Ma – sottolinea l’ente spaziale – non è chiaro se l’oceano può tenere il passo con queste continue emissioni“. La campagna è guidata dal National Center for Atmospheric Research (Ncar) e Michelle Gierach del Jet Propulsion Laboratory della Nasa di Pasadena, in California, è il principal investigator, insieme ad altri scienziati di una serie di università e istituti di ricerca.
La NASA vuole fare chiarezza su precedenti studi che hanno fornito dati non coerenti sul fatto che la capacità dell’Oceano Antartico di assorbire anidride carbonica stia accelerando o rallentando. “Le misure dei campioni d’aria raccolti da Orcas daranno agli scienziati dati critici per contribuire a chiarire ciò che sta accadendo nelle acque di questa remota regione della Terra” spiegano gli scienziati. I rilevamenti, che si concluderanno il 28 febbraio, sono gestiti con strumenti per misurare la distribuzione di ossigeno e anidride carbonica, così come di altri gas prodotti da microrganismi marini, le particelle sospese nell’aria microscopiche e le nuvole. Si osserverà anche il colore dell’oceano, che, spiega la NASA, “può indicare la quantità e il tipo di fitoplancton che è in acqua“, con l’Imaging Spectrometer (Prism). “L’Oceano Meridionale è molto accessibile e le misure esistenti rappresentano solo alcuni minuscoli punti su una mappa enorme“, sottolinea Britton Stephens del Ncar, co-responsabile per Orcas, che precisa: “capire il ruolo dell’Oceano del Sud è importante perché la circolazione oceanica ci fornisce una grande opportunità per lo scambio di carbonio tra l’atmosfera e la vasta riserva dell’oceano profondo“.