Le forti nevicate sul territorio calabrese hanno dato il via ad invasione di foto e video sul web per un evento straordinario quanto “pericoloso”. Infatti, l’eccessiva quantità di neve ha causato il blocco di un tratto dell’autostrada A3, nel cosentino. Il blocco durato 10 ore e il conseguente fallimento del piano d’emergenza, nonostante le dichiarazioni del Prefetto di Cosenza, hanno dato il via a lamentele e polemiche e all’apertura di un’indagine da parte della Procura di Cosenza. Secondo Roberto Galati, Presidente dell’Associazione Ferrovie in Calabria, una notizia positiva è passata del tutto inosservata. Infatti, a differenza della rete stradale, la rete ferroviaria non ha subito nessuna ripercussione. In particolare, nelle tratte Catanzaro Città – Soveria Mannelli e Cosenza – Rogliano Marzi, i treni hanno continuato la loro corsa serenamente.
Gli unici mezzi di trasporto a garantire continuità sono stati proprio i treni. Non è la prima volta, che questo mezzo impedisce l’isolamento totale di alcuni centri abitati. Già nel 2001, la ferrovia Silana garantì la tratta San Giovanni in Fiore e Cosenza. Sempre Galati pone un quesito interessante: “ e se la Ferrovia Silana fosse ancora utilizzabile, per lo meno fino a Spezzano della Sila?” e sempre il presidente a fornire la risposta spiegando che “molto probabilmente i tanti abitanti di Pedace (costretti a scendere alla stazione di Perito e poi proseguire a piedi fino al paese, causa assenza del bus di collegamento!), e dei centri limitrofi, non avrebbero avuto alcun problema nel raggiungere e rientrare da Cosenza in treno, esattamente come per i cittadini di Aprigliano, Piano Lago, Rogliano o Marzi“. La speranza nostra e dello stesso Galati è che questi suggerimenti siano colti dalle istituzioni “che ancora oggi continuano ad essere un po’ troppo “pro-gomma”, con tutti i problemi che ne conseguono, dimenticando l’importanza strategica delle gloriose ex-Ferrovie Calabro Lucane…non solo in caso di eventi eccezionali come quello odierno“.