Tra il 5 e l’11 gennaio 2016, le news online più cliccate sono: il pane pugliese al carbone vegetale prodotto con un colorante fuorilegge, il biologico cinese nei supermercati e la farina di masi Bramata a marchio Conad ritirata dal mercato. A renderlo noto è il Data Web, il Gruppo Data Stampa.
Lo scandalo del pane nero. Tanti di noi hanno acquistato almeno una volta il tanto amato pane nero, soprattutto, perché persuasi dalla notizia che questo prodotto faciliti la digestione. Lo scandalo è stato causato dalla denuncia della Forestale del Comando Regionale per la Puglia e del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Altamura- Parco Nazionale dell’Alta Murgia. In Puglia, infatti, molti forni aggiungevano alle ricette classiche il colorante “E153 carbone vegetale“, vietato dalla legge italiana ed europea. Il colorante veniva utilizzata anche per la preparazione del pane per hamburger o dell’impasto della pizza e veniva esaltato per le sue “false” proprietà digestive. Lo scorso 22 dicembre il Ministero della Salute aveva diffuso una nota in cui erano elencati diversi chiarimenti in relazione alla produzione, denominazione ed etichettatura del pane nero, realizzato appunto con l’aggiunta di carbone vegetale/carbone attivo, commercializzato con l’indicazione “pane, focaccia o pizza al carbone vegetale”. Il ministero all’interno del documento specificava che, le sostanze utilizzate per colorare devono seguire le disposizioni applicabili cui fare riferimento contenuto nel regolamento CE n 1333/2008. Nel caso in cui, la sostanza dovesse essere utilizzata per i suoi effetti benefici è necessario seguire le condizioni d’impiego e il regolamento CE n. 231/2012 per i requisiti di purezza. La normativa vieta l’utilizzo di questo colorante nel pane, come è vietato l’utilizzo di qualsiasi colorante. In più, è vietato esaltarne le proprietà benefiche in tali prodotti.
Il biologico cinese. Cliccatissima anche la notizia della diffusione del biologico cinese rispetto ai prodotti certificati Ue venduti nei supermercati italiani. Non è una novità, il fatto che molti prodotti nei supermercati siano di fattura cinese. Basta osservare l’etichetta del prodotto per notare che tantissimi prodotti provengono appunto dalla Cina. Molte aziende italiane, infatti, acquistano grassi vegetali e olio di semi cinesi per trattare i loro prodotti. A fare scalpore, però, sono i prodotti biologici cinesi presenti nei nostri supermercati. Perché evitarli? Prima di tutto perché la Cina è tra le nazioni più inquinanti, ma soprattutto perché le norme di Sicurezza Alimentare sono completamente diverse rispetto a quelle europee. In Italia e in Europa sono vietati fertilizzanti, erbicidi e pesticidi che sono consentiti in Cina. E’ vero che, alle frontiere non è effettuata nessuna analisi e nessun controllo, ma si accetta la documentazione fornita. Nonostante questo, la Cina sta diventando il più grande mercato biologico del mondo.
La farina di mais Bramati a marchio Conad. Circa due settimane fa, la Conad ha comunicato di aver ritirato dal mercato la farina di mais Bramati a marchio Conad. Il lotto, a cui ci si riferisce dovrebbe scadere il 28/08/2018. In un comunicato pubblicato sul sito internet dell’azienda, Conad spiega che “e’ stata riscontrata una non conformita’ (presenza di micotossina in quantita’ minima ma lievemente superiore ai parametri stabiliti)”. Le sostanze a cui ci si riferisce riguarda funghi patogeni, che producono effetti tossici cronici e acuti nell’uomo. Per questo e “al fine di scongiurare qualsiasi possibile rischio per la Salute“, Conad invita “i clienti che fossero in possesso di confezioni appartenenti al medesimo lotto” a riportarle “in qualsiasi punto di vendita Conad, che provvedera’ alla sostituzione con altro prodotto o al rimborso“.