In Lapponia l’inverno ora fa davvero sul serio, portando la prima vera forte ondata di gelo. Una massa di aria particolarmente gelida a tutte le quote, d’estrazione artica, annessa alla circolazione del vortice polare troposferico, in queste ultime ore ha invaso la Lapponia. Questo nucleo di aria molto gelida, soprattutto in quota (isoterme vicine ai -40°C a 500 hpa) sta facendo piombare i termometri sotto il muro dei -35°C -37°C in svariate località della Lapponia. Ma in alcune aree della Lapponia svedese, nell’estremo nord del paese scandinavo, la colonnina di mercurio, per la prima volta dall’avvento dell’inverno meteorologico, è scesa sotto il fatidico muro dei -40°C. Si tratta, per l’appunto, delle prime temperature minime sotto i -40°C registrate sul territorio europeo dall’inizio del 2016. I primi -40°C di stagione sono stati raggiunti dalla località svedese di Naimakka, situata nell’estremo nord della Svezia, a 402 metri sopra il livello del mare, in uno dei punti più freddi di tutto il territorio lappone.
Nella giornata di ieri Naimakka ha archiviato una temperatura minima di ben -42.9°C, mentre la massima giornaliera non ha superato i -38.4°C in pieno giorno. La minima cosi estrema, di ben -42.9°C, è stata favorita anche da un forte effetto “Albedo”, indotto dai terreni ormai ben innevati in tutto il territorio lappone (con apporti di neve fresca che superano i 30-40 cm), e dalla presenza di una ventilazione nei bassi strati piuttosto debole che ha spianato la strada ad intense inversioni termiche radioattive. Il consistente innevamento del suolo e il forte irraggiamento notturno di inizio Gennaio hanno permesso alle masse d’aria stagnanti in prossimità del suolo di potersi raffreddare ulteriormente, raggiungendo valori sotto la soglia dei -34°C -35°C nel cuore della Lapponia.
Oltre ai notevolissimi -42.9°C di Naimakka, una delle temperature più basse finora misurate in tutto l’emisfero boreale dall’inizio della stagione invernale, vanno segnalati pure i -40.4°C di Nikkaluokta, i -42.3°C di Nattavaara e i -41.1°C di Vajmat. Anche nel nord della Finlandia il gelo non scherza. La località più fredda è stata Muonio, dove la colonnina di mercurio è scesa sotto i -41.2°C, mentre il manto nevoso mantiene uno spessore di 49 cm. Gelo anche a Rovaniemi, la città di Babbo Natale, dove la minima è scesa sotto i -30.3°C. Come si evince dai dati il gelo in queste aree è stato veramente cattivo, causando enormi disagi, sia per le popolazioni locali che per gli animali selvatici che abitano le grandi foreste di conifere svedesi.
Le temperature glaciali hanno permesso a molti laghi e canali, presenti fra la Svezia settentrionale e il nord della Finlandia, di ghiacciarsi prematuramente. Queste condizioni di gelo e temperature largamente negative proseguiranno anche nei prossimi giorni, con una ulteriore intensificazione del freddo. In Lapponia permarranno ancora condizioni di gelo, con termometri che raggiungeranno picchi di -35°C -40°C, mentre il consistente innevamento produrrà un intenso “Albedo” che manterrà nei bassi strati un “cuscino di aria gelida”, molto duro da scalfire dalle stesse correnti oceaniche, con temperature diffusamente sotto il muro dei -25°C -30°C. Un grande “serbatoio di aria gelida” che nelle prossime settimane potrebbe fiondarsi fino al cure del vecchio continente, determinando brusche ondate di freddo.