Roma: crolla palazzo sul lungotevere, “sembravano le Torri Gemelle” [FOTO]

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Crollati nella notte a Roma tre piani di un palazzo sul lungotevere Flaminio: fortunatamente non ci sono né vittime né feriti, secondo quanto riportato dai vigili del fuoco della Capitale. L’allarme è scattato poco dopo la mezzanotte quando un’abitante dell’ultimo piano dello stabile ha contattato i pompieri che si sono precipitati al civico 70 per una verifica. All’arrivo è stato subito constatato il cedimento strutturale e il pericolo imminente per cui si è proceduto immediatamente all’evacuazione del palazzo. Sono state avvistate “crepe che si allargavano a vista d’occhio” ed infatti, poco meno di tre ore dopo si è verificato il crollo del 4°, 5° e 6° piano: quattro autovetture in sosta hanno subito dei danni. La Procura di Roma aprirà un fascicolo di indagine: il procedimento sarà coordinato dal procuratore aggiunto Roberto Cucchiari, e potrebbe essere rubricato con l’ipotesi di reato di crollo colposo di edificio.

Le testimonianze

LaPresse/Vincenzo Livieri
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Al momento del crollo non ho visto nulla, c’era una grande nube, sembravano le Torri Gemelle. Saranno state le 2 di notte, ma avevo perso la cognizione del tempo,” ha dichiarato Andrea Ciacchella, ingegnere civile e residente del palazzo crollato. “I vigili del fuoco stavano per rientrare per un secondo sopralluogo per fortuna non sono rientrati“. “Io abito al secondo piano del palazzo. A mezzanotte e venti l’inquilina del 7 piano ha sentito degli scricchiolii. Avendo contatti diretti con le forze dell’ordine, ha chiamato e sono accorsi i vigili del fuoco“. “Io li ho fatti entrare anche a casa mia ma da me non c’erano problemi. Allora siamo saliti al settimo piano, e c’erano delle aperture sul solaio, lungo la muratura. Per cui con i vigili del fuoco abbiamo ipotizzato un cedimento. Abbiamo concordato con i vigili del fuoco l’evacuazione“. La casa è crollata sotto gli occhi dei residenti, in una nube di polvere e un boato: “Siamo stati fortunati a riuscire a scendere, c’era anche un disabile con difficoltà di deambulazione. Siamo riusciti perfino a spostare alcune macchine. Io sono vedovo da un anno ho due figlie di 22 e 21 anni. Quella che vive con me non c’era, doveva dare un esame, era fuori casa. Le ho detto ‘vai a dare l’esame, la vita continua’,” racconta Andrea Ciacchella. Stefano Alberici racconta: “Ho pensato al terremoto, poi a una bomba dell’Isis… Si parla tanto di terrorismo…“. “Vivo qui con la mia famiglia di nove persone, ho sei fratelli. Era notte fonda, ho sentito tremare i vetri e mi sono affacciato, e ho visto cosa stava succedendo. Dove dormirò? Ora sto qua, sulla panchina.

Traffico paralizzato

Traffico paralizzato sul Lungotevere, in entrambi i sensi di marcia, per la chiusura di Lungotevere Flaminio. Ripercussioni in particolare nell’area nord, che va dalla Salaria a Prati, fino alla tangenziale. Si segnalano rallentamenti tra piazzale Belle Arti e piazza Gentile da Fabriano. Traffico rallentato anche tra ponte Milvio e ponte Duca d’Aosta in direzione Piazza Mancini.

Ipotesi sulle cause

LaPresse/Vincenzo Livieri
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Potrebbero essere stati dei lavori in un appartamento dell’edificio a causare il crollo. “C’è un’ indagine di polizia giudiziaria, pare ci fossero dei lavori e dobbiamo capire che tipo di interazione ci sia stata tra i lavori e il collasso. Si saprà di più nel primo pomeriggio,” ha dichiarato il comandante dei vigili urbani di Roma Raffaele Clemente. Un inquilino ha ricordato che “il palazzo era stato ristrutturato due mesi fa, ed erano stati scongiurati i rischi primari. Si tratta di uno stabile del 1928, finito nel 1939 costruito con determinati criteri strutturali. Tutto il resto dell’edificio infatti ha retto, qualcosa sarà successo al 5° piano, e infatti il solaio sottostante regge da solo il peso delle macerie“.

Un palazzo in un quartiere di pregio

LaPresse/Vincenzo Livieri
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Non un palazzo qualunque, ma sede del Teatro Olimpico, dove è in cartellone uno show di Max Giusti, nel cuore di un quartiere di pregio, abitato da professionisti. “Il teatro Olimpico è compromesso, non potrà operare per un po’. Non sappiamo se la struttura sia stabile, ma certo non possiamo far accedere spettatori in un edificio così,” dichiara il comandante dei vigili urbani Raffaele Clemente. “Ancora non abbiamo informazioni sui danni strutturali Non siamo entrati. Presumibilmente non ci sono danni. Ora ci vogliamo organizzare in modo tale che il danno sia il minimo possibile per i lavoratori e il pubblico. Certamente stasera non ci sarà lo spettacolo,” rende noto la presidente del teatro Francesca Pugliese e Lucia Montefoschi, direttore artistico e amministratore delegato.

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