Salute: l’associazione paracetamolo-ibuprofene più efficace sui dolori

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Arriva una nuova compressa che unisce il paracetamolo con l’ibuprofene e che avrà un effetto analgesico più veloce ed efficace sui dolori, quali: cefalea, mal di schiena, mal di denti, dolori muscolari, sintomi influenzali e da raffreddamento e mal di gola. I principi attivi presenti nei due farmaci, insieme hanno un’efficacia maggiore del 30% su questi malesseri. Il farmaco è da oggi disponibile in Italia, in una confezione da 16 compresse e con un prezzo di 7,30 euro. “La cura del dolore e’ una delle aree terapeutiche in cui la nostra azienda e’ maggiormente impegnata“, dichiara Fabio De Luca, Chief Commercial Officer Italia di Angelini. “Grazie a questa nuova associazione di paracetamolo e ibuprofene, novita’ assoluta per il mercato italiano, rispondiamo ancora una volta alle necessita’ dei pazienti e andiamo incontro a quella che e’ un’esigenza diffusa dei medici di famiglia: gestire in maniera semplice, efficace e sicura, i disturbi non differibili“. “I disturbi non differibili sono l’insieme dei problemi (in prevalenza le patologie acute) che portano i pazienti, in cerca di risposte rapide ed efficaci, presso l’ambulatorio del medico di famiglia, impattando per il 30% sul suo carico di lavoro” spiega Pierangelo Lora Aprile, Segretario scientifico e responsabile Area medicina del Dolore e Cure Palliative della Simg.

MAL DI TESTA 1In queste situazioni – prosegue Lora Aprile – e’ spesso presente un dolore di tipo infiammatorio e il medico di famiglia, nel 75% dei casi fino ad oggi, faceva riferimento al Fans a dosaggio pieno come prima possibilita’ di cura, poiche’ difficilmente l’associazione con un antalgico dava garanzie di regolare assunzione. Grazie all’attivita’ sinergica tra le due molecole, che ha consentito di ridurne le dosi – prosegue Lora Aprile – l’associazione paracetamolo-ibuprofene ha un profilo di sicurezza maggiore e potra’ essere utilizzata anche per tipologie di pazienti particolari, come anziani, diabetici o soggetti affetti da patologie cardiovascolari che non potrebbero assumere antinfiammatori ai dosaggi consueti“. Diego Fornasari, professore di Farmacologia presso l’Universita’ degli Studi di Milano, spiega che “L’associazione ibuprofene-paracetamolo, dal punto di vista farmacologico, permette di ottenere due vantaggi fondamentali. Il primo e’ a livello farmacodinamico e riguarda l’interazione fra i due principi attivi, che hanno meccanismi d’azione diversi e complementari: mentre l’ibuprofene e’ un classico FanS che agisce inibendo gli enzimi implicati nei processi infiammatori, il paracetamolo e’ un analgesico ad azione centrale. A livello farmacocinetico, invece, – osserva Fornasari – la co-somministrazione della coppia di molecole accelera l’assorbimento del paracetamolo, poiche’ l’ibuprofene ne facilita il passaggio dallo stomaco all’intestino. I dosaggi dei due principi attivi sono stati studiati in modo da rendere piu’ efficace il nuovo medicinale, limitandone, allo stesso tempo, gli eventi avversi“.

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