Da tre giorni uno sciame sismico sta interessando la provincia di Campobasso: secondo il sismologo INGV Antonio Piersanti “non è possibile fare previsioni“, “in generale, in più del 99% dei casi, le sequenze sismiche non hanno un terremoto distruttivo che segue“. L’esperto spiega all’ANSA che “le sequenze possono durare giorni, mesi e anche anni“. L’area interessata “è ad alta pericolosità sismica“, come tutta la catena dell’Appennino centro meridionale, anche se nell’area di Campobasso questi eventi “non sono stati frequentissimi“. Ricordando “il terremoto di Bojano del 1805 che fece più di 5000 morti“, il sismologo spiega che nell’area in cui si sta verificando lo sciame sismico, sussiste quindi “la probabilità che avvengano” terremoti distruttivi, “ma non c’è certezza per dire quando; in futuro avverranno“. Dato l’alto grado di incertezza, “non si può evacuare l’area o proteggere preventivamente la popolazione“.
Un terremoto “uccide soprattutto perché crollano i palazzi” e gli enti preposti e la Protezione civile “devono verificare che le costruzioni siano in sicurezza altrimenti vanno evacuate permanentemente e dichiarate non agibili“.
