L’Agenzia Spaziale Europea si concentra sui satelliti per l’agricoltura e per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici. E per farlo ha ingaggiato un team di esperti per analizzare lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile in grado di assicurare cibo a una popolazione mondiale in costante aumento, dove lo spazio e le tecnologie spaziali si rivelano uno strumento essenziale per monitorare i raccolti, la deforestazione, la pesca. Al tavolo della conferenza “Le tecnologie dello spazio per l’agricoltura” che si svolgerà domani all’Auditorium del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, l’Esa apre il confronto fra il Direttore dell’Ufficio per gli affari dello spazio extra-atmosferico dell’Onu (Unoosa-Onu), Simonetta Di Pippo, la Responsabile del coordinamento dei programmi di Osservazione della Terra dell’Agenzia Spaziale Europea, Simonetta Cheli, il rappresentante dell’Agenzia Spaziale Italiana, Alessandro Coletta e il coordinatore Cnr-Irea del progetto europeo Ermes, Mirco Boschetti. L’incontro è collegato alla mostra dell’Esa “Il mio pianeta dallo spazio. Fragilità e Bellezza” curata da Viviana Panaccia e prolungata fino al 31 gennaio 2016. “A seguito dell’enorme successo della mostra nel palazzo dell’Assemblea Generale alle Nazioni Unite, Unoosa ed Esa hanno tenuto una cerimonia di chiusura con le considerazioni riportate dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, dal Direttore dei Programmi di Osservazione della Terra dell’ESA Volker Liebig e dal Direttore Unoosa Simonetta di Pippo” sottolinea l’Agenzia Spaziale Europea. La mostra permette ai visitatori di affrontare un un viaggio attraverso alcuni dei più belli e remoti luoghi della Terra grazie a incredibili immagini del nostro Pianeta visto dallo spazio. Proprio in tema con l’argomento al centro del dibattito milanese sulle tecnologie spaziali per supportare gli agricoltori nell’impiego più efficiente di acqua e fertilizzanti e su come aiutare i paesi ad affrontare le sfide dei cambiamenti climatici, costituite soprattutto da siccità, inondazioni, incendi e desertificazione.