Grazie all’occhio dei satelliti puntato sulla Terra sarà più facile raggiungere i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite per il 2030: ne è convinta Simonetta Di Pippo, direttore dell’ufficio per gli affari dello spazio extra-atmosferico dell’Onu, tra i protagonisti dell’incontro ‘Le tecnologie dello spazio per l’agricoltura’ promosso dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano. ”Dallo spazio può arrivare un aiuto concreto per raggiungere gli obiettivi che riguardano la sicurezza alimentare e la promozione di un’agricoltura più sostenibile”, spiega Di Pippo. ”I satelliti possono essere sfruttati per monitorare le condizioni ambientali e il rischio di incendi o alluvioni in una determinata regione, grazie ai radar possono analizzare lo strato superficiale del terreno valutando perfino la presenza di falde inquinate, e dunque possono aiutare i decisori politici nella pianificazione delle colture verso uno sviluppo più sostenibile”. Tutti i Paesi possono avere accesso a questi dati spaziali, e l’ufficio delle Nazioni Unite si sta adoperando in collaborazione coi Governi locali per creare una ‘rete’ globale, aiutando soprattutto i Paesi in via di sviluppo. ”Nel mondo c’è una crescente attenzione per il settore spaziale e le sue applicazioni pratiche, che vanno dalla gestione dei disastri allo sfruttamento sostenibile delle risorse ambientali”, spiega Di Pippo. ”Stiamo già ottenendo buoni risultati in Paesi come il Bangladesh, dove abbiamo fatto una prima missione tecnica nel 2010 ed oggi, a distanza di pochi anni, il Governo ha già emesso un documento ufficiale che inserisce l’uso dei dati spaziali nella gestione dei disastri. Ora stiamo concentrando i nostri sforzi soprattutto nell’Africa centrale, così come nel Centro e Sud America”.