Tartaruga caretta caretta impigliata nelle reti e salvata a Salerno

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Una tartaruga 70 centimetri di carapace e 45 kg di peso, è stata recuperata e salvata nei giorni scorsi dal Centro Tartanet dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. La caretta caretta, chiamata dai volontari del centro “Alessandra“, era rimasta intrappolata in una rete a strascico nel golfo di Salerno ma è stata tratta in salvo e si trova ora nella stazione zoologica Anton Dhorn di Napoli, dove riceverà tutte le cure del caso. Ne danno notizia i responsabili dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, che spiegano come le tartarughe in inverno, a causa delle basse temperature del mare, sono intorpidite e stazionano sui fondali, finendo a volte impigliate nelle reti a strascico. Ora il tetrapode resterà al caldo e al sicuro presso la struttura della stazione zoologica e soltanto in primavera, quando la temperatura dell’acqua sarà più mite, verrà rilasciata in mare. Sono 130 le tartarughe recuperate e salvate dal Centro Tartanet del Parco Marino in 8 anni di attività. Numeri importanti e che continuano a crescere anche perché la presenza di questi affascinanti abitanti del mare e’ sempre piu’ frequente nelle acque della Campania. Basti pensare alle nidificazioni che avvengono ogni estate, negli ultimi anni, lungo le coste del Cilento. Molto probabile, secondo gli esperti del Parco Marino, che tra le tartarughe che nidificano in Campania ci siano anche quelle salvate e rimesse in mare dal Centro Tartanet di Punta Campanella. Per questo l’attenzione verso questi animali a rischio d’estinzione resterà alta. “Il nostro obiettivo – dichiara il Presidente del Parco Marino di Punta Campanella, Michele Giustiniani – è di aprire un nuovo Centro di primo soccorso in grado di garantire le prime cure e l’accoglienza, in apposite vasche, degli esemplari recuperati. Stiamo lavorando, nonostante le difficoltà economiche, per fare in modo di aprire la nuova struttura nei prossimi mesi. Il centro sarà anche un luogo importante per sensibilizzare le scolaresche verso il rispetto dell’ ambiente e del mare“.

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