Poco fa, precisamente alle 19,55 (ora italiana), è stata registrata una forte scossa di magnitudo 4.1 nel Molise meridionale. Secondo l’EMSC la scossa ha avuto origine ad una distanza di 7 chilometri a SO della città di Campobasso, che ospita più di 50.000 abitanti. L’ipocentro del sisma è stato localizzato a 9,6 chilometri di profondità, ed è stata nettamente avvertita, oltre che nel Molise, nella provincia di Foggia, nel Napoletano e persino a Salerno. La scossa ha provocato un po’ di apprensione fra la popolazione, ma non ha generato danni a cose o persone.
L’evento principale è avvenuto a seguito di almeno 15 scosse di intensità pari o superiore a magnitudo 2 verificatesi negli ultimi 3 giorni. Oggi, alle 14,12 (ora italiana), una scossa di magnitudo 2.9 era stata avvertita dalla popolazione locale, ma senza generare particolare scalpore. Il sisma di magnitudo 4.1 è stato seguito, finora, da 5 scosse di assestamento: la prima di magnitudo 2 alle 20,02, la seconda di magnitudo 2.6 alle 20,34, la terza di magnitudo 2 alle 20,39, la quarta di magnitudo 2.2 alle 20,56 e l’ultima, più forte, di magnitudo 3.4 alle 21,00.
Sappiamo che la regione colpita da questa sequenza sismica è spesso soggetta ad eventi anche molto intensi. Il 26 Luglio 1805 un violento terremoto di magnitudo 6.6 aveva colpito la zona poco a nord di Bojano, ad una distanza di soli 17 chilometri a sud di Campobasso. L’intensità massima venne valuta intorno all’XI grado della Scala Mercalli. Vi furono 5.573 vittime e 1.583 feriti. Il terremoto fu talmente forte da riattivare persino il Vesuvio, con forti emissioni di lava.