Due le scosse di terremoto più forti registrate nella notte nei pressi dello Stretto di Gibilterra: a Melilla, città spagnola sulle coste del Marocco, le autorità hanno segnalato 15 feriti lievi e alcuni danni alle costruzioni. La scossa principale è stata rilevata alle 05.22 ora italiana a 162 km a sudest di Malaga ed è stata seguita alle 05.34 ora italiana da un evento magnitudo 5, seguito da ulteriori repliche. A provocare il terremoto è stato lo scivolamento orizzontale di due faglie dovuto alla collisione in atto tra la placca africana e quella europea: nel passato ha provocato anche altre scosse simili come quella vicino alla città di Al Hoceima (magnitudo 6.3) che nel 2004 provocò la morte di 631 persone.
“Il terremoto è avvenuto in mare ma non ha provocato tsunami“, spiega il sismologo INGV Alessandro Amato. “Era subito iniziata la valutazione del possibile tsunami, anche se di entità modesta e alla fine non si è registrato nulla di significativo se non onde di tsunami di 2 o 4 centimetri“. “Il sisma era stato registrato anche dal nostro centro di monitoraggio tsunami, ancora in fase sperimentale, realizzato in collaborazione con la Protezione Civile e con Ispra, e possiamo dire che è stato per noi un test utile“.