Arrone, situato in provincia di Terni, è la meta ideale per una gita fuoriporta in Umbria. Questo paesino, ricco di storia, insignito del titolo di “Città dell’olivo” grazie alla tradizione coltivazione dell’ulivo che regala un prodotto d’eccellenza, apprezzato in tutto il territorio nazionale, infatti, oltre ad essere uno dei borghi più belli d’Italia, è parte del Parco Fluviale del Nera, un’area protetta di notevole interesse naturalistico.
Arrone appare davvero pittoresco: conserva la sua originaria struttura medievale, con un possente sistema di mura, fortificazioni e torri d’avvistamento ed il suo centro storico custodisce un piccolo mondo antico, fatto di strettissimi vicoli lastricati, discese e salite, case con pareti in pietra e fiori alle finestre, antiche porte d’accesso che collegano il nucleo del borgo medievale col mondo esterno.
Cosa vedere ad Arrone? Porta San Giovanni, il Campanile civico, la Torre di Arrone, alta 17 metri, che accoglie un ulivo selvatico secolare sulla sommità, la chiesetta gotica di San Giovanni e la Collegiata cinquecentesca di Santa Maria Assunta, l’ex Convento di San Francesco. Arrone deriverebbe il suo nome dalla famiglia dei nobili Arroni. Furono proprio gli Arroni, un gruppo nobiliare probabilmente legato ai gastaldi di Rieti, spinti dalle devastazioni di Saraceni e Ungari, a fondare nell’Alto Medioevo i castelli di Arrone, Casteldilago, Rocca Accarini, Papigno e altre fortificazioni nella Valnerina.
Il gruppo nobiliare obbediva a Corrado, duca di Spoleto, ma nel 1190, con la fine del Ducato e l’affermazione del Comune spoletino, la numerosa consorteria degli Arroni si sottomette al podestà di questa città. Nel 1347 anche Arrone diventa Comune, liberandosi dalla plurisecolare signoria dei “Domini Castri Arroni”. Nel 1527 il territorio subisce il saccheggio delle truppe colonnesi provenienti dal “sacco di Roma”; nel 1799 ancora il saccheggio e l’incendio perpetrato dalle truppe francesi, che puniscono crudelmente il paese per essersi ribellato. Nel 1860 Arrone entra a far parte del Regno d’Italia e il suo primo sindaco fu il capitano garibaldino Gaetano Turchetti.