Virus Zika: a febbraio riunione del Comitato d’emergenza dell’Oms

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Lunedì 1 febbraio a Ginevra si riunirà il Comitato d’emergenza dell’Oms per discutere della situazione internazionale sul virus Zika. “L’Oms è profondamente preoccupato per la situazione in rapida evoluzione del virus Zika“, ha sottolineato Margaret Chan, direttore generale dell’Organizzazione. Il virus Zika è passato dall’essere una minaccia lieve a una “di proporzioni allarmanti“. Lo ha dichiarato, sempre da Ginevra, la direttrice generale dell’Oms, Margaret Chan, che ha aggiunto che il virus Zika nelle Americhe ”si sta diffondendo in maniera esplosiva”.  ”Il livello di allarme per il diffondersi dell’infezione da virus Zika è estremamente alto”. L’Oms, ha detto Chan, ”è estremamente preoccupata. Ad oggi casi da virus Zika si rilevano in 23 Paesi”. Al momento, ha precisato, ”la relazione tra il virus e la comparsa di patologie come la microcefalia fetale non è stata ancora stabilita, ma è fortemente sospettata”. La forte preoccupazione rispetto alla crescente diffusione del virus Zika, ha spiegato Chan, è legata al fatto che ci si attende una ”ulteriore diffusione internazionale” del virus, e ciò considerando che attualmente ”non esiste un vaccino” e le popolazioni ”non presentano alcuna immunità” rispetto a questo virus.

L’Oms prevede tra i 3.000 e i 4.000 casi di contagio da virus Zika nelle Americhe. Lo riferisce il capo del dimartimento di malattie infettive Marcos Espinal. Solo in Brasile, il Paese piu’ colpito, si raggiungera’ il numero di 1,5 milioni di casi. E dato che l’allarme è alto, chi ha viaggiato nei Paesi in cui è presente il virus Zika deve aspettare 28 giorni prima di donare il sangue. Lo afferma l’ultimo aggiornamento sul virus da parte del Centro Nazionale Sangue (Cns). “Vista l’ampia diffusione dei due potenziali vettori (Aedes Aegypti, Aedes Albopictus) – si legge sul sito del Cns – e la raccomandazione del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) di rafforzare le misure di sorveglianza sui possibili casi importati, si raccomanda di mantenere in essere la sorveglianza anamnestica del donatore di sangue per i viaggi nelle aree interessate. Nell’ambito delle misure di prevenzione della trasmissione trasfusionale si raccomanda di applicare il criterio di sospensione temporanea per 28 giorni per i donatori che abbiano soggiornato nelle aree dove si sono registrati casi autoctoni d’infezione“. L’infezione, ricorda il centro, nella maggior parte dei casi non manifesta sintomi o comunque sono lievi, come febbre, congiuntivite, artrite, dolori alle articolazione ed eritemi, che compaiono tra 3 e 12 giorni dopo la puntura della zanzara vettore e possono durare da 2 a 7 giorni. Le manifestazioni cliniche sono spesso simili a quelle riportate per altre infezioni, come Dengue e Chikungunya.

L’Oms formerà un team “con i più grandi esperti a livello mondiale per comprendere se il virus Zika causi microcefalia e sindrome di Guillain-Barrè“. Ha annunciato ancora Margaret Chan. “Vogliamo superare il gap scientifico sul virus Zika, quindi la condivisione delle informazioni sarà cruciale“, ha aggiunto. E la direttrice dell’Organizzazione della Salute E panamericana (Paho), Carissa Etienne, ha sottolineato che “ci sarà un aumento significativo dei contagi” e ha invitato i Paesi membri dell’organizzazione regionale, “a concentrarsi sul controllo dei vettori dell’infezione“, in particolare le zanzare. La Francia, poi, raccomanda alle donne incinte di non recarsi nei dipartimenti francesi d’Oltremare a causa dei rischi legati al virus Zika. “In casi limitati ci possono essere conseguenze molto gravi“, ha detto in radio il ministro della Salute, Marisol Touraine, aggiungendo: “Raccomando alle donne incinte che sono attualmente in Francia e che intendono recarsi in Martinica, Guyana, territori d’Oltremare, di rinviare il vostro viaggio“.

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