Come ampiamente annunciato nei giorni scorsi, febbraio è iniziato con una giornata di grande caldo: sembra primavera inoltrata ovunque, da Nord a Sud, e le temperature sono di oltre dieci gradi centigradi superiori alle medie del periodo. Addirittura si può parlare di estate sulle Alpi dove lo zero termico è a 4.000 metri di altitudine. Continua la grande anomalia siccitosa provocata dall’anticiclone, e si aggravano l’emergenza smog e l’allarme siccità. A prescindere dalle ripercussioni (molto gravi) di quest’anomalia sul territorio, oggi stiamo raggiungendo picchi di caldo davvero assurdi per il periodo, in alcuni casi da record. Splende il sole in quasi tutto il Paese, con qualche velatura al Nord e nubi basse nel basso Tirreno tra Campania, Calabria e Sicilia. Le temperature sono molto elevate in tutto il Paese: abbiamo +20°C a Foggia e Chieti, +19°C a Pescara, Lecce, Cosenza, Macerata e Cagliari, +18°C a Palermo, Catania, Taranto, Olbia, Benevento, Castellammare di Stabia e Brindisi, +17°C a Roma, Napoli, Bari, Pisa, Reggio Calabria, Alghero, Grosseto, Caserta, Latina e Crotone, +16°C a Firenze e Perugia.
Nel primo pomeriggio le temperature aumenteranno ancora. Il caldo è assurdo soprattutto in alta quota, nelle zone interne e sui rilievi, dalle Alpi agli Appennini. Abbiamo infatti +18°C ad Aosta, +17°C a Campobasso, +15°C a L’Aquila e Avellino, +12°C a Potenza. I dati termici più significativi arrivano dalle Alpi. Fa caldissimo su tutto l’arco alpino, in alta quota e nei fondovalle. La località più calda è Chiavenna (Sondrio), a 343 metri di quota con una massima di +21,4°C. Ma sule Alpi fa caldo ovunque: abbiamo +19,2°C agli 822 metri di Casasco d’Intelvi (Como), +18,7°C ai 654 metri di Edolo (Brescia), +18,5°C ai 590 metri di Cuasso al Monte (Varese), +17,9°C sul Monte Cornizzolo a 1.103 metri di quota (Lecco), +17,8°C agli 870 metri di Brunate San Maurizio (Como), +17,4°C ai 1.230 metri di Cortina d’Ampezzo (Belluno), +17,2°C ai 910 metri di Sondalo (Sondrio), +16,8°C ai 546 metri di Muzzano (Biella) e ai 750 metri di Barzio (Lecco), +16,6°C ai 987 metri di Civenna (Como), +16,4°C ai 1.275 metri di Ribordone (Torino), +15,8°C ai 1.403 metri di quota del Monte Stino (Brescia), +15,1°C ai 1.205 metri di Bormio (Sondrio), +14,5°C ai 1.400 metri di Selva di Cadore (Belluno) e ai 1.155 metri di Lavarone (Trento), +14,1°C ai 1.585 metri di Peio (Trento), +13,2°C ai 1.500 metri di Sauze d’Oulx (Torino).
Lo zero termico si trova ad oltre 4.000 metri di altitudine, come se fossimo a luglio. La natura è letteralmente stravolta con fioriture fuori stagione, laghi e fiumi a secco e totale assenza di neve persino sulle vette alpine. Continuerà a fare caldo anche nei prossimi giorni: neanche a lungo termine, almeno fino al 12-13 febbraio, si scorge la possibilità di ondate fredde sull’Italia. Soltanto una breve sfuriata fresca giovedì 4, ma durerà poche ore (circa 18), poi tornerà subito il caldo e nonostante un po’ di maltempo nel weekend, le temperature rimarranno ben al di sopra rispetto alle medie del periodo e la neve si limiterà alle alte quote dei rilievi, oltre i 2.000 metri al Centro/Sud.