“Modificare geneticamente un embrione umano per studiare cosa succede nei primi giorni del suo sviluppo ci permettera’ di capire cosa possiamo fare per prevenire gli aborti spontanei, un problema molto diffuso e importante“. A spiegarlo all’AGI è stato il genetista Edoardo Boncinelli, che ha commentato l’approvazione da parte della Human Fertilisation and Embryology Authority (HFEA), l’autorita’ che controlla il campo della fecondazione assistita ed embriologica in Gran Bretagna, del primo programma di ricerca che prevede l’utilizzo di embrioni umani geneticamente modificati. “Sappiamo che non tutti gli embrioni portano alla nascita di un bambino. Molti non si sviluppano – ha detto Boncinelli – e muoiono nei primissimi giorni. La ricerca britannica ci consentira’ di far luce su cosa puo’ andare storto e cosa impedisce la nascita di un bambino“. Per il genetista la ricerca non mira a creare un bambino su misura. “Studiare per cercare di capire qualcosa non e’ mai sbagliato“, ha precisato Boncinelli. “Che poi un giorno la scienza ci condurra’ verso la creazione di bambini geneticamente modificati non lo possiamo escludere“, ha continuato. “Non possiamo sapere se questa ricerca sara’ l’inizio di qualcosa, ma prima poi qualcuno portera’ avanti una ricerca che ci condurra’ alla nascita di bambini ‘su misura’“, ha concluso.