Partire per andare su Marte. Si certo, ma quando? Ancora sono necessari diversi esperimenti e ricerche, ma gli scienziati sulla ISS ce la stanno mettendo tutta per permettere la realizzazione di questo sogno. Nell’ultimo anno e mezzo, una colonia di funghi ha vissuto a bordo della Stazione Spaziale, in un ambiente a bassa pressione e bombardati da raggi ultravioletti. L’obbiettivo è quello di comprendere se questa tipologia di funghi, che vivono in Antartide nelle fratture delle rocce, possano sopravvivere anche in ambienti estremamente aridi e caldi, come Marte. Questi funghi vivono all’interno di piccole celle sulla piattaforma EXPOSE-E, costruita dall’Agenzia Spaziale Europea, posta al di fuori della Stazione Spaziale Internazionale. I microbi sono esposti a condizioni estreme così da aiutare a comprendere fin quando e dove questi possano sopravvivere. I funghi Cryomyces minteri e Cryomyces antarcticus, grazie alla loro capacità di vivere in ambienti estremi sono stati scelti per questa importante prova. sono esposti a gas ed altri elementi che costituiscono l’atmosfera di Marte. Infatti, mentre sulla Terra la pressione dell’aria è di 100.000 pascal, i funghi sono esposti ad una atmosfera minore, tipica di Marte, che risulta essere l’1 della pressione terrestre. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Astrobiology e fa parte dell’esperimento LIFE. Al momento, oltre il 60% è sopravvissuto sulla piattaforma, consentendo di comprendere che probabilmente su Marte vi sia stata o può esserci ancora oggi vita.