La biodiversità italiane e le pratiche dei parchi nazionali e delle aree marine protette mirano alla salvaguardia del patrimonio. E’ questo l’obiettivo della mostra ‘A passi di biodiversità. Verso Cancún‘ promossa dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con Federparchi, che è aperta al pubblico da venerdì 4 marzo (fino al primo aprile) a Roma nel salone delle grandi mostre del Complesso del Vittoriano (ala Brasini). La mostra è stata ideata proprio in vita della conferenza mondiale che si terrà a Cancun il prossimo dicembre 2016. ‘A passi di biodiversità‘ vuole illustrare al pubblico la reale importanza della biodiversità, le cause della sua perdita e i relativi effetti, l’importanza dei parchi e le buone pratiche di conservazione, valorizzazione e tutela, i successi raggiunti e le nuove sfide e soprattutto intende far crescere i livelli di responsabilità, al consapevolezza sui rischi e gli obiettivi che si possono ancora raggiungere.
Al centro della sala è stata installata una struttura multimediale, che riprodurrà alcuni paesaggi italiani, tra cui: le cascate del parco nazionale del Gran Sasso, gli alberi del parco nazionale della Sila, le faggete del Gargano ed i coralli del Plemmirio. Al termine del percorso i visitatori, grazie all’ausilio di visori 3D, potranno immergersi nella natura. La mostra è gratuita ed una parte del percorso sarà dedicata alle scuole e ai laboratori. Secondo Gian Luca Galletti, la biodiversità “è una parola che fa quasi paura. Dietro a questo termine, invece, ci sono tutte le bellezze del nostro paese, le bellezze naturali, tutte le specie vegetali e animali“. Basti pensare che “nel nostro paese vivono il 50% delle specie vegetali presenti in Europa e il 30% delle specie animali e questa mostra vuole valorizzare questo grande patrimonio che abbiamo“. In particolare, “vuole far capire agli adulti ed anche ai bambini l’importanza di qusto patrimonio sia dal punto di vista della tutela dell’Ambiente che dal punto di vista economico.Il 10% del nostro territorio è soggetto a vincolo perché sottoposto a regime speciale dei parchi” che “sono una grande risorsa. Dentro ai parchi, infatti, è possibile insediare attività economiche e soprattutto attività turistiche“.
La biodiversità, spiega Vittorio Cogliati Dezza, curatore della mostra ed ex presidente di Legambiente, “troppo spesso è vista come una questione solo per specialisti ed appassionati“. Secondo un’indagine Eurobarometro, infatti, “la maggioranza dei cittadini europei ritiene che la perdita di biodiversità sia un problema grave ma pensa che non lo riguardi personalmente e secondo l’Agenzia Europea per l’ambiente solo un terzo dei cittadini europei conosce il sognificato della parola biodiversità“. La mostra, dunque, conclude Cogliati Dezza, “raccontando i successi e le nuove sfide, vuole far crescere a tutti i livelli di responsabilità la consapevolezza sui rischi e sugli obiettivi che si possono perseguire, e pone a tutti noi una domanda: la ricchezza e la bellezza della natura sono oggi una risorsa a disposizione del paese, utile per uscire dalla attuali difficoltà?“