“Sulle montagne dell’Alto Adige il pericolo valanghe è MODERATO GRADO 2. Vicino alle creste e dorsali la neve fresca caduta ha formato piccoli accumuli delicati e inoltre nasconde i vecchi accumuli rendendo la valutazione locale più difficile. Maggiormente alle quote molto alte e sulle esposizioni settentrionali per le temperature ancora basse dell’aria e nel manto nevoso la problematica della base del manto debole è rimasta. Con un forte sovraccarico sono singolarmente ancora possibili distacchi profondi che conseguentemente possono generare valanghe di medie dimensioni. I punti pericolosi aumentano con la quota“: questo il bollettino odierno della provincia autonoma di Bolzano.
“Correnti occidentali porteranno alcuni 5 fino 20 cm di neve fresca sulle montagne dell’Alto Adige. Questa neve non influenzerà sostanzialmente la stabilità del manto nevoso che rimane complessivamente ben assestato e consolidato, ma provoca un effetto di mascheramento degli accumuli meno recenti rendendoli piú difficilmente riconoscibili. Maggiormente sulle esposizioni settentrionali ci sono ancora gli strati basali deboli, anche se la propagazione di una frattura su grandi superfici è possibile solo eccezionalmente. Purtroppo il forte vento da nord della scorsa settimana ha caratterizzato negativamente la superficie della neve. Ora nelle zone esposte al neve è spesso crostosa o si notano erosioni fino al suolo e solo in zone protette si trovano tratti polverosi. Sulle esposizioni meridionali la superficiale crosta da rigelo notturno è generalmente portante e nel corso della giornata a seconda della radiazione solare diventa umida o bagnata diminuendo la sua compattezza.“