Sono state individuate 21 nuove specie di coleotteri scoperte sulle Prealpi venete dagli studiosi naturalisti della Wba, Cesare Bellò, Giuseppe Osella e Cosimo Baviera. Questo conferma l’alto tasso di biodiversità esistente nel territorio tra i monti Baldo e Grappa. Le ricerche sono state condotte in 300 grotte e trincee della prima Guerra Mondiale. Sul Monte Baldo sono state fatte le scoperte più importanti. Le specie appartengono al genere Baldorhynchus riferito proprio al Monte Baldo, una montagna che sovrasta la riva orientale del Lago di Garda. In 88 delle 300 grotte visitate sono stati rivelati questi strani insetti ipogei. Alcune specie sono state raccolte in vecchie miniere sotto pietre profondamente interrate o setacciando suolo e lettiera di foreste di faggio.
Gli esemplari provenienti dai Lessini veronesi sono stati catturati utilizzando delle trappole posizionate nel suolo profondo. “Queste scoperte eccezionali, commenta il presidente del Wba, Paolo Fontana – sono la dimostrazione che in l’Italia e in particolare nell’area delle Prealpi venete la biodiversità è viva e si conserva, come in poche altre regioni dell’Europa e che le ricerche naturalistiche sul campo possono riservare ancora grandi sorprese“. Gli insetti del genere Baldorhynchus sono Coleotteri Curculionidi ciechi, viventi nel sottosuolo, distribuiti prevalentemente nei rilievi prealpini calcarei compresi tra la Lombardia (Val Seriana), il Trentino Meridionale e il Veneto.