Se vale il detto “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”, è doveroso scoprire quali sono i festeggiamenti pasquali più curiosi in giro per il mondo. I popoli slavi, ad esempio, dipingono le uova, cimentandosi, a volte, in vere e proprie gare d’abilità, per poi donarle come simbolo di buon auspicio, amore e fertilità. In Russia i ricchi si regalavano uova d’argento e d’oro, smaltate e incastonate con pietre preziose; mentre i meno fortunati dovevano accontentarsi di uova di zucchero o marzapane. In Germania si nascondono uova colorate in giardino o in casa, affermando che sono state lasciate lì dai leprotti, invitando i bambini a cercarle. In Francia le campane delle chiese sono silenziose dal Venerdì sino a Pasqua, come segno di dolore per il Cristo crocifisso. Ai bambini francesi si dice che le campane sono volate via a Roma. La mattina di Pasqua i bambini corrono veloci fuori, guardando il cielo con la speranza di vedere le campane, mentre i genitori nascondono le uova di cioccolato affinchè i bambini le trovino più tardi. Nei Paesi anglosassoni il giorno di Pasqua vi è un’usanza molto divertente: quella dell’Eggs Rolling, ossia del far rotolare giù dalle collinette, per lo più dei parchi, centinaia di uova sode colorate.
Sempre con le uova viene organizzata una caccia al tesoro per i bambini che si divertono a cercarle tra i cespugli o l’erba. In Bulgaria, nei giorni precedenti la Pasqua si fanno grandi pulizie nelle case, si cucinano i kozunaks, poi regalati ad amici e parenti, in versione mini per i più piccoli, e si colorano le uova (il primo uovo deve essere dipinto di rosso affinché possa portare la salute). In Danimarca i festeggiamenti iniziano già con l’arrivo della primavera, quando si acquistano primule, narcisi, tulipani, bucaneve e giacinti, i cui bulbi verranno piantati in giardino al termine dei riti pasquali. Una delle peculiarità del popolo danese è il culto per gli spazi aperti e per l’abbellimento dei giardini. Una tradizione altrettanto particolare è quella dell’albero di Pasqua: si tagliano alcuni rami dagli alberi e dai cespugli dei giardini, decorandoli con ornamenti tipici pasquali. Altra usanza interessante è quella di scrivere gækkebrev a un familiare o ad un amico; ossia poemetti o testi in rima senza la firma dell’autore che deve essere indovinato da chi riceve il poemetto. Se il destinatario non riesce a smascherare l’autore, gli deve regalare un uovo di Pasqua.
Il significato della Pasqua cristiana non è molto sentito in Finlandia in quanto l’86% della popolazione appartiene alla chiesa Evangelica Luterana e quindi è la ricorrenza è semplicemente un giorno di vacanza. La tradizione vuole che le notti tra il venerdì e la domenica di Pasqua, le streghe escano dai loro nascondigli e volino nel cielo. La Pasqua in Finlandia ha gli stessi riti e tradizioni della vicina Svezia. Durante il pranzo pasquale, si mangiano il “Pasha” a base di formaggio e il “Maemmi”, il tradizionale budino pasquale di segale. In Ungheria i contadini praticano tradizioni ancestrali di fertilità delle terre e vi è l’usanza dell’”annaffiamento delle donne e delle ragazze, perché non si appassiscano”. Un tempo nei villaggi l’innaffiamento veniva praticato con acqua di pozzo e con il secchio mentre oggi si fa simbolicamente con qualche goccia di acqua di colonia. In segno di ringraziamento, le donne regalano un uovo di Pasqua, dipinto e decorato con colori e motivi tipici della regione.
In Svezia ha avuto origine la tradizione delle “streghette di Pasqua”; gruppetti di bambine che nel periodo pasquale, travestite da streghe, vanno in giro con un bricco da caffè dove la gente deve mettere un soldino o una caramella. Si tratta di una tradizione risalente al Medioevo, derivante da una vecchia credenza svedese che narra di come le streghe fossero più potenti e distruttive durante la Settimana Santa.Tra i riti religiosi particolarmente originali, in Portogallo, vi è la processione del Giovedì Santo, guidata da uomini scalzi, vestiti con lunghe tuniche e incappucciati, chiamati Farricocos, mentre in Spagna la Settimana Santa è un momento di grande fervore e partecipazione. In Andalusia potrete incontrare processioni di mezzanotte con i penitenti incappucciati, i Nazarenos, armati di torce e scalzi. Se siete in questa zona durante la Settimana Santa potrete imbattervi in folle di paesani che agitano fronde di palme al passaggio di varie statue issate su portantine e trasportate di peso da volontari che si sono preparati tutto l’anno per quello.I Pasos, elementi più importanti delle celebrazioni, sono carri con sculture altamente realistiche.
Se in alcuni paesi la Settimana Santa culmina con la distruzione cerimoniale attraverso il rogo dell’effigie di Giuda, le grandi protagoniste nelle processioni della Semana Santa in città come Malaga, Siviglia e Granada sono le confraternite, che passano tutto l’anno a preparare costumi e carri, incentrati sul dolore della Madonna e sul martirio di Cristo. I carri vengono portati da portantini vestiti di tuniche chiamati Costaleros, accompagnati dai Nazarenos, penitenti incappucciati che cercano di espiare i loro peccati. In Austria caratteristica tradizione pasquale è la “benedizione dei cibi”, risalente al IX secolo; diffusa oltretutto in Alto Adige e Baviera. Inoltre, dopo la tradizionale benedizione delle uova sode, i bambini escono in giardino alla febbrile ricerca di un regalo e dei dolci che, come vuole la leggenda, vengono nascosti dal Coniglietto di Pasqua, personaggio presente in tutti i Paesi del Nord-Europa. Un’altra usanza tipica è quella dell’Osterpecken, divertente battaglia in cui le armi sono costituite da uova sode, appositamente decorate per l’occasione, che vengono fatte scontrare l’una contro l’altra, punta contro punta e poi tramite la parte inferiore. A vincere è colui o colei che ha l’uovo dal guscio più resistente.