I cambiamenti climatici stanno provocando lo scioglimento della calotta polare artica ad un ritmo mai registrato finora. Ovviamente, questo ha un impatto sull’ambiente, sugli animali e sulle popolazioni del Polo Nord. Lo scopriranno venerdì 4 marzo oltre 100 studenti che si recheranno a Explora, al Museo dei bambini di Roma, per partecipare all’incontro “Se si scioglie il ghiaccio artico“, organizzato dall’associazione ambientalista Green Cross Italia, in collaborazione con il Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. In collegamento audio e video dalla stazione Artica “Dirigibile Italia” del Cnr, che si trova a Ny-Alesund, nell’arcipelago norvegese delle isole Svalbard, i ricercatori potranno rispondere a tutte le domande degli studenti.
Durante l’incontro saranno spiegati i risultati di tutte le ricerche, da parte di Rita Traversi e Laura Caiazzo, dell’Università di Firenze, in missione con il Cnr per studiare le conseguenze sull’Artico e gli inquinati prodotti dall’attività antropica che raggiungono il Polo. “Il particolato atmosferico è una delle componenti che contribuisce allo scioglimento dei ghiacci artici – racconta Angelo Viola, ricercatore del Cnr, tra i relatori dell`appuntamento romano -. Queste polveri, trasportate in atmosfera, precipitano in mare o sulla terra “sporcando” le superfici ghiacciate o ricoperte di neve. In particolare, l`accelerazione dello scioglimento del ghiaccio marino determina un maggiore assorbimento del calore da parte del mare e contribuisce al riscaldamento globale“.