Cancro: l’immunoterapia è il “quarto pilastro” per curarlo

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L’immunoterapia, si potrebbe rivelare il quarto pilastro nel trattamento del cancro insieme a chemioterapia, chirurgia e radioterapia. Molecole innovative che si stanno rivelando potenzialmente adatte a migliorare la sopravvivenza a lungo termine e l’esito clinico di diversi tumori maligni difficili come il melanoma e il tumore del polmone. La mortalità per tumore resta elevata: nel 2011 in Italia si sono registrati circa 175.000 decessi (quasi 99.000 tra gli uomini e quasi 77.000 tra le donne), vale a dire circa 3 ogni 1.000 persone. Il potenziale di questi nuovi farmaci si scontra però con l’annoso problema dell’accesso e della sostenibilità per il Ssn. Se ne è parlato in occasione di un incontro di formazione promosso dal Master di comunicazione scientifica della Sapienza ‘La Scienza nella pratica giornalistica‘, con il supporto di Msd Italia. Il melanoma è il tumore che ha permesso di ottenere la maggior parte delle conoscenze attualmente disponibili sull’immunoterapia. L’elemento chiave è stata la scoperta dei ‘checkpoint inhibitors‘, molecole chiave coinvolte nei meccanismi che permettono al tumore di evadere il controllo del sistema immunitario. Queste molecole possono diventare bersaglio di anticorpi monoclonali che inibendo i checkpoint riattivano la risposta immunitaria anti-tumorale.

In Italia nel 2014 la spesa per i farmaci oncologici ospedalieri è stata pari a 3.899 milioni di euro, con un incremento di circa il 9,6% rispetto alla spesa del 2013 – ha dichiarato Carmine Pinto, presidente nazionale dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) – il 2016 potrebbe rappresentare l’anno di svolta per un intervento nazionale sul cancro con l’istituzione di un Fondo specifico che contribuisca al rimborso alle Regioni dei farmaci oncologici individuati a forte carattere innovativo sulla base di definiti parametri“. “La revisione della governance della spesa farmaceutica – secondo Paolo Bonaretti, consigliere per Politiche industriali del Gabinetto del ministero dello Sviluppo economico – è un tema che deve essere affrontato già dal 2016, considerando anche l’impatto a cui assisteremo nei prossimi anni con l’ingresso sul mercato annunciato dalla Fda di 45 farmaci innovativi di cui 16 in fast track, metà dei quali sono farmaci per patologie diffuse“. “Per garantire l’accesso dei pazienti alle terapie innovative in ambito oncologico – dichiara Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato di Msd Italia – riteniamo urgente e imprescindibile l’adozione di una nuova governance del settore farmaceutico. In particolare, diverse sono le possibili e concrete soluzioni: dal superamento del tetto per la spesa farmaceutica ospedaliera (e la sua inclusione all’interno della spesa ospedaliera) alla creazione di un Fondo ad hoc alimentato anche con tasse di scopo“.

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