Clima: Italia contraria ad aumento impegni per ridurre CO2

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Non è il momento di sollevare questioni divisive come innalzare l’ambizione, ma di concentrarsi sulle regole per far funzionare l’accordo al meglio“. E’ quanto dichiarato dal ministro dell’ambiente, Gian Luca Galletti, nel corso del dibattito sul ‘post’ accordo sul Clima di Parigi alla riunione del Consiglio ambiente dell’Ue a Bruxelles. Altri Paesi, come Germania, Austria e Lussemburgo, si sono invece espressi per un maggiore impegno nella lotta all’emergenza Clima da parte dell’Ue. Per l’Italia è “prioritario accelerare i processi interni per definire le politiche europee nell’ambito del nostro impegno collettivo al 2030 in termini di Clima ed energia” ha detto Galletti. “Parallelamente – ha spiegato il ministro dell’ambiente – dovremo prepararci rapidamente alla ratifica dell’accordo di Parigi, in modo da continuare a sostenere e catalizzare l’attenzione politica internazionale al fine di rafforzare l’azione globale nella lotta ai cambiamenti climatici“. L’intesa raggiunta a livello globale secondo Galletti “fornisce un’architettura duratura, solida e sufficientemente elastica per rivedere periodicamente nel tempo gli sforzi di tutti i Paesi verso i nostri comuni obiettivi di lungo periodo“. Quelli dell’Ue sono “impegni già ambiziosi assunti dai capi di stato e di governo per il 2030” e l’Ue “deve essere pronta a svolgere un ruolo di primo piano, concentrandosi sulla definizione degli elementi necessari a rendere operativo l’accordo“.

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