“Diciassette anni fa la Valle d`Aosta ha dovuto affrontare uno dei momenti più tristi e più difficili della propria storia: il rogo del Tunnel del Monte Bianco è stata una ferita per molte famiglie e, più in generale, per tutta la comunità valdostana. Il 24 marzo di ogni anno è quindi doveroso per le istituzioni rinnovare il cordoglio alle famiglie delle vittime, così come è giusto ricordare l`impegno e il coraggio dei tanti che sono intervenuti in quei terribili momenti per prestare soccorso. Tra questi eroi, voglio citare Elio Marlier, morto alcuni mesi fa, al quale oggi va un pensiero speciale“. Così il presidente della Regione Valle d’Aosta Augusto Rollandin ricorda ogg l’ncidente all`interino del Tunnel del Monte Bianco avvenuto il 24 marzo 1999, che ha causato al morte di 39 persone. “Proprio oggi – spiega Rollandin – si trovano ad Aosta per una visita istituzionale il Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, il Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Gioacchino Giomi, accompagnati dal Direttore della Direzione centrale per l`emergenza e il soccorso tecnico Giuseppe Romano e dal Direttore della Direzione centrale della formazione Emilio Occhiuzzi. Una visita che testimonia l`attenzione che il sistema del soccorso nazionale volge alla Valle d`Aosta che, in questi 17 anni, ha saputo trarre dal terribile incidente del Monte Bianco indicazioni per arrivare a nuove soluzioni di sicurezza, in primis attraverso elevati standard di formazione. Un sistema di formazione possiamo dire di eccellenza che nell`incontro di oggi tra i referenti nazionale di protezione civile e dei vigili del fuoco e i nostri rappresentanti regionali, Silvano Meroi e Pio Porretta, verranno analizzati perché ritenuti di interesse dall`intero sistema e, per noi, motivo di orgoglio“.