E’ possibile sopravvivere cadendo da una nave da crociera? Sembrerebbe di si nonostante questo sia il timore principale di molte persone. Il Telegraph riporta quali casi in cui è possibile sopravvivere. La sopravvivenza dipende da diversi fattori esterni come le condizioni del mare e l’altezza del volo, ma “i primi secondi sono i più critici“, chiarisce l’oceanografo Simon Boxall. Fondamentale è la temperatura dell’acqua. Se questa dovesse essere tra i 5 ed i 10°C, le possibilità di salvarsi diminuiscono. Se si dovesse cadere nel Mar dei Caraibi, la situazione potrebbe essere tragica. “Quando l’acqua supera i 25 gradi, il problema si sposta dal freddo alla presenza degli squali“, spiega il professor Tipton, coautore della guida ‘Essentials of Sea Survival‘.
Fondamentale è anche l’atteggiamento mentale. Cadendo nelle acque fredde, il corpo subisce un calo della temperatura che ci spinge a respiri profondi. Respirando, inevitabilmente si ingerisce acqua, accelerando così l’annegamento. “Ricorda che questa reazione è normale e diminuisce dopo un paio di minuti. Non agitatevi eccessivamente, brucereste solo calore ed energie“, spiega il professor Tipton. I primi minuti sembrerebbero essere i più importanti perchè man mano che il freddo prende il sopravvento diminuiscono le capacità della vittima di rimanere a galla o restare aggrappata a qualcosa. Qualora non trovaste niente a cui aggrapparvi per nuotare, potrebbe essere opportuno fare pochi movimenti o nuotare con le gambe senza utilizzare le braccia. Per chi supera quei primi spaventosi istanti, il consiglio dell’esperto è di “mantenere un atteggiamento mentale positivo e non mollare“.