Il nuovo Piano energetico dell’Emilia Romagna sarà integrato con altri piani o programmi territoriali o settoriali: il Paesistico, il Forestale, il Pair, il Prit dei trasporti, il Prgr dei rifiuti, il Programma rurale ed il Programma regionale dei fondi europei Fesr 2014-2020. Le esperienze di pianificazione hanno dimostrato come il teme dell’energia abbia un ruolo sempre più rilevante tanto da influenzare i processi di trasformazione di un territorio.
“Oggi è una delle giornate più importanti del percorso verso il nuovo Piano energetico regionale – sottolinea l’assessore Palma Costi – abbiamo bisogno di una grande coerenza degli strumenti rispetto ad una sfida così elevata come quella del contrasto al cambiamento climatico di cui l’energia è parte integrante. Un obiettivo fondamentale riguarda la nascita, la riconversione o la trasformazione di nuove imprese, di nuove professionalità e di nuovi posti di lavoro legati ai temi della sostenibilità energetica. In tutti i campi. La pianificazione di cui si è parlato oggi è strategica perché omogenea e integrata rispetto a tutte le iniziative in grado di incidere sullo sviluppo e il futuro del territorio e risulta fondamentale anche perché è basata sul sistema democratico territoriale dei Comuni, che permette ai cittadini di prendere parte a un percorso partecipato“.
Le criticità climatiche sono in aumento e necessitano di interventi anche locali. La riduzioni delle emissioni è il primo obbiettivo, che si sta perseguendo anche con azioni locali. Gli interventi riguardano anche l’efficienza energica nel settore prodotuttivo e nel commercio, la regolamentazione dell’utilizzo di climatizzazione invernale ed estiva, l’obbligo di installazione entro il 31 dicembre 2016 dei conta calorie negli impianti centralizzati. Regolamentati anche le modalità di installazione, manutenzione e controllo degli impianti di combustione a biomassa per il riscaldamento domestico (camini).