“In attesa della quasi sicura conferma da parte della NOAA, il verdetto del Goddard Institute for Space Studies della Nasa riguardo le anomalie termiche a livello globale del mese di febbraio non lascia spazio a dubbi. Il febbraio del 2016 sale sul gradino più alto del podio in due distinte ‘competizioni’: innanzitutto è il più caldo dal 1880 fra i mesi di febbraio; in secondo luogo si staglia nella lunga serie storica mensile come mese con la più elevata anomalia positiva rispetto a tutti gli altri mesi della serie storica, ossia è in assoluto il mese più caldo di tutti. Secondo quanto pubblicato dalla Nasa, ammonta ad 1,35°C l’anomalia rispetto alla media calcolata tra il 1951-1980. L’inquietante ascesa delle temperature globali appare vertiginosamente ripida proprio negli ultimi mesi come se avesse accelerato improvvisamente; in effetti il ‘piede sull’acceleratore’ del meccanismo del riscaldamento globale è stato affondato ulteriormente dal fenomeno del Niño, il ciclico riscaldamento anomalo della superficie dell’Oceano Pacifico, che ha dato un notevole contributo all’anomalia termica delle aree oceaniche,” spiega il Centro Epson Meteo.
“Ancora una volta – afferma il meteorologo del Centro Epson Meteo Simone Abelli – risulta evidente il surriscaldamento della zona dell’Artico con calori dai 5 ai 10 gradi oltre la media e conseguente riduzione rispetto alla norma dell’estensione dei ghiacci ivi presenti: anche questo rappresenta un primato, ancora più inquietante se si pensa che sull’Artico la notte polare ha le ore contate e, a breve, ricomincerà il processo di fusione e contrazione della calotta ghiacciata, col sole protagonista per i prossimi sei mesi“. “Un ulteriore interessante dato, strettamente correlato col campionario di record di caldo stabiliti negli ultimi tempi è l’incremento della concentrazione di anidride carbonica (il principale gas a effetto serra) in atmosfera. Ferma restando la continua crescita della concentrazione di CO2, tanto che di recente è stata superata l’esorbitante soglia di 400 ppm, considerando la serie storica degli incrementi di concentrazione da un anno all’altro, il 2015 batte tutti i precedenti con un incremento medio di CO2 pari a 3,09 ppm in più rispetto al 2014 (fonte NOAA), che è quindi il valore più elevato della serie. Questo significa che anche il ‘pompaggio’ in atmosfera della CO2 ha subito un’accelerazione, circostanza che si sposa perfettamente con il record di caldo globale dell’anno 2015 e con l’accelerata nel riscaldamento globale degli ultimi mesi, in particolare il febbricitante febbraio.“